Comunicato stampa: presentazione del libro "Si può fare. L'accoglienza diffusa in Europa" di Antonio Silvio Calò e Silke Wallemburg
Sabato 27 novembre, alle ore 10:00 in sala Anziani verrà presentato il libro "Si può fare. L'accoglienza diffusa in Europa" di Antonio Silvio Calò e Silke Wallemburg, edito da Nuova dimensione.
A discuterne con gli autori sarà Marta Nalin, assessora alle politiche sociali che, proprio partendo dall’esperienza del dott. Calò, ha dato vita a Padova al progetto Embracin per l’accoglienza diffusa.
Ad introdurre sarà Francesca Benciolini, assessora alla cooperazione internazionale, diritti umani e pace.
Antonio Silvio Calò, autore del libro, dichiara: "In questo libro si parla anche del progetto che vede il Comune di Padova capofila e la presenza delle assessore Nalin e Benciolini vanno a suggellare questa comunione d'intenti intorno alla questione delle persone migranti: una questione delicata, complessa e di grande attualità".
Il libro, che si pone come alternativa vera alla narrazione spesso negativa nei confronti di questo tema, vanta la prefazione del presidente del Parlamento europeo David Sassoli e la postfazione del prof. Romano Prodi, sono una conferma intorno alla possibilità di un intervento costruttivo che vede nella accoglienza diffusa una risorsa.
"L’esperienza del prof. Calò ha ispirato uno dei nostri progetti più importanti - afferma Marta Nalin - che sta dimostrando nei fatti che un diverso sistema di accoglienza è possibile. Sabato con noi sarà presente anche una delle famiglie che stanno affrontando l’esperienza di accogliere in casa una persona rifugiata. Porteranno una testimonianza, ma soprattutto un diverso, stimolante, punto di vista su come si può coinvolgere direttamente la cittadinanza in meccanismi di accoglienza e inclusione capaci di aumentare la conoscenza dell’altro e abbattere muri di diffidenza e indifferenza".
Conclude Francesca Benciolini: "L’esperienza del prof. Calò è appunto divenuta un modello che da Treviso si sta diffondendo non solo a Padova ma in diversi Paesi europei su una questione strategica e credo sia molto importante sottolineare come, ancora una volta, dal nostro territorio nascano esperienze e progetti capaci di travalicare i confini e costruire sinergie in diversi paesi tra diverse persone con il fine comune di costruire comunità inclusive e accoglienti, attente ai diritti umani".