Comunicato stampa: dichiarazione del sindaco Sergio Giordani dopo la riunione del Cosp dell'11 novembre
"Le padovane e i padovani sono persone tolleranti e di buon senso, ognuno può esprimere la propria opinione perché è un diritto costituzionale, ma non esiste il diritto a mettere a repentaglio la salute dei più fragili e di tutti nel mentre di una pandemia mondiale che uccide e non è ancora finita.
E' mio dovere agire a tutela di ciascuno, secondo il semplice principio che la salute è un bene primario e la libertà di ognuno su temi che possono mettere a gravissimo rischio le persone, finisce dove inizia quella degli altri.
Padova non vuole tornare indietro, non vuole tornare a restrizioni e i padovani hanno diritto a vedere tutelata la loro salute, il loro lavoro e il loro futuro.
I contagi in Veneto hanno sfondato quota 1.000 al giorno, dai nostri ospedali e ancor di più da quelli di Trieste giungono notizie che allarmano.
Non è tempo di polemiche, ma di azioni rapide e di buon senso. Chi vorrà manifestare, in tutto il territorio comunale, sulla base di una mia ordinanza dovrà farlo con la mascherina, con le distanze di sicurezza e con un servizio d’ordine.
Diversamente le forze dell’ordine dovranno intervenire con le sanzioni previste sia penali che amministrative. Spetterà poi ovviamente a Questore e Prefetto valutare cosa e come autorizzare, o meno sulla base delle direttive nazionali, delle direttive prefettizie, della mia ordinanza e dei dati di fatto.
Oggi la collaborazione Istituzionale, il senso civico già mostrato dai padovani e la prudenza sono aspetti decisivi per non vanificare tutti gli sforzi e risultati raggiunti fino ad ora. Tutti dobbiamo assumerci le dovute responsabilità e la comunità deve rimanere coesa. Non ci sono tifoserie, ci sono da evitare ulteriori tracolli sanitari ed economici, c’è da garantire la libertà di ognuno di noi per non tornare a restrizioni pesanti e questo obiettivo grazie ai vaccini oggi è alla nostra portata.
Abbiamo visto anche a Padova migliaia di morti e tante famiglie spezzate, è un dovere civico far sì che quei giorni drammatici non tornino".
Sergio Giordani