Comunicato stampa: presentazione del restauro della Torre Anziani
Il progetto di restauro e riqualificazione
In considerazione di quanto emerso dalle verifiche avvenute dopo diversi sopralluoghi, si è deciso di procedere secondo i criteri di conservazione e restauro delle strutture più antiche quali le volte strutturali, alcune travi lignee che fungono da tiranti, le catene storiche, il castello della campana e la campana stessa. In primo luogo verrà realizzata nella parte che annuncia l’ingresso alla Torre di Palazzo Moroni, una sala d’ingresso con spazio museale e multimediale creando un percorso che porterà il visitatore a percorrere la prima scala che lo condurrà all’interno della Torre. All’ingresso della stessa, un solaio in vetro ed acciaio realizzato alla stessa quota della porta, diverrà il primo spazio per osservare in altezza l’edificio al suo interno e punto di partenza per la nuova scala che si svilupperà lungo le pareti mantenendo in questo modo la verticalità dell’ambiente.
Il progetto definitivo realizzato dall’architetto Gianni Tommasi prevede un investimento di 1,5 milioni di euro e i lavori che partiranno nei prossimi mesi saranno completati nella primavera del 2023.
Il sindaco Sergio Giordani commenta: "Fin dai primi giorni del mio mandato da Sindaco, mi sono innamorato di questa torre, e dell’idea di restaurarla e aprirla ai padovani e ai turisti. Dalla cima dei suoi circa 50 metri di altezza si ha una vista mozzafiato della città. Ma soprattutto è un elemento fondamentale della storia della nostra città, della nostra ‘patavinitas’ ed è bellissimo riportarla all’antico splendore. Non è stato facile arrivare a questo progetto, per l’investimento necessario, ma anche per le attenzioni che un monumento così delicato, e antico, - ricordo che ha 900 anni e che ha ‘assistito’ all'edificazione del Palazzo della Ragione - ma adesso siamo finalmente pronti a restituire alla città uno dei suoi simboli".
L’assessore alla cultura Andrea Colasio spiega: "Questa torre è la torre dell’indipendenza comunale, è un campanile laico, perché ricordo il suono delle campane era legato al tempo liturgico fino a quando i liberi comuni finalmente dopo aver cacciato i feudatari riuscirono a costituirsi in libero comune, in “arengo”, (luogo riservato alle riunioni dei cittadini del libero comune medievale ndr) e innalzarono i loro campanili. La torre è il luogo pubblico più antico della città di Padova ed è una sorta di matrice basica della memoria cittadina. Con la torre rossa, crollata per un terremoto nel 1346 è uno dei primi simboli del Libero Comune. Venendo ai nostri giorni con questo restauro, realizziamo alla base nei locali adiacenti alla scala di accesso uno spazio di accoglienza dei visitatori attrezzato con sistemi multimediali che raccontano la storia della torre e del suo restauro. Con il rifacimento della scala interna e dei solai, attraverso una struttura in acciaio e vetro sarà possibile salire a gruppi di 15 persone alla volta alla parte più alta della torre, quella della merlatura dalla quale si potrà ammirare tutta la città. Come curiosità, aggiungo che piazzeremo anche alcune piccole telecamere sulla sommità della torre, sempre in funzione, che rilanceranno su dei grandi schermi qui alla base le immagini panoramiche della città".
L’intero spazio sarà pensato secondo la naturale conformazione della Torre, suddividendola idealmente in 3 livelli:
- dall’ingresso alla prima volta: l’ingresso sarà realizzato con un nuovo solaio in acciaio e vetro, dal basso lo spazio sarà illuminato sfruttando un foro (esistente per le ispezioni dei livelli inferiori) che verrà leggermente allargato e rivestito in acciaio. Da questo nuovo piano, inizierà la scala che porterà l’utente a percorrere la Torre arrivando alla prima volta esistente con una pedata pari a 17 cm ed un’alzata di 29 cm; al di sotto della volta verranno restaurate strutturalmente le catene e rimossa una di queste per permettere il passaggio dei visitatori;
- dalla prima volta alla seconda: superata la prima volta grazie ad una rampa decisa (che vedrà aumentare la sua alzata a 24 cm) e all’allargamento del foro esistente presente nella volta, si arriverà al di sopra della stessa e, da qui, inizierà una nuova rampa di scale (con alzata pari a 19 cm e pedata di 26 cm) che porterà ad un nuovo solaio, realizzato con struttura in acciaio che diverrà piano di riposo e nuovo livello per qualche piccola esposizione, nonché punto di osservazione dello spazio tra le due volte;
- dalla seconda volta all’ultimo livello: superata la seconda volta, dove si andranno a riparare le lesioni eventuali e si allargherà nel minimo indispensabile il foro esistente, grazie ad una rampa con alzata di 23 cm e pedata di 20 cm, si giungerà al livello in cui si trova il castello con la campana. Sostituite le parti in degrado e spostato lievemente per permettere il passaggio dei visitatori, esso rimarrà osservabile lateralmente grazie al percorso “guidato”: una nuova scala che ricalca quella esistente in legno, condurrà all’ultimo “piano” che, chiuso per metà grazie ad un nuovo impalcato con struttura portante in acciaio e posto sopra la cella campanaria, permetterà la sosta in cima alla Torre e la vista sull’intera città di Padova.
La copertura vedrà la sostituzione dei tavelloni in legno con un tavolato ligneo e la posa di controventi in acciaio.
Il risanamento degli ambienti interni
Il recupero degli spazi interni prevede il risanamento delle pareti mediante la rimozione e la rasatura del primo strato fortemente ammalorato e il ripristino delle stesse con la stesa di un nuovo intonaco di tonalità bianca, per riportare la Torre al suo classico stato originale.
Le finiture interne
Le opere di finitura interne sono state progettate al fine di conferire all’ambiente un aspetto coerente con il suo passato accostando al ripristino delle murature, delle opere lignee e strutturali una nuova scala che, come un blocco unico lievemente staccato dalle pareti, sale e riprende la verticalità dell’edificio mantenendo il senso del vuoto nel suo centro. La stessa verrà realizzata con l’utilizzo dell’acciaio nelle sue parti strutturali mentre, nelle parti architettoniche, andrà a comporsi in lamiera ed acciaio per l’ipotetica prima soluzione, oppure con i gradini in legno ed i parapetti in stanti metallici verticali, nella seconda. La scelta avverrà in totale accordo con la committenza e con la soprintendenza; la quantificazione delle stesse è riportata nel computo metrico estimativo.
Gli impianti
La progettazione impiantistica (elettrica ed antincendio) ha previsto un inserimento mirato delle infrastrutture in posizioni tali da interferire quanto meno possibile con le strutture dell’edificio e con il percorso che il fruitore andrà a percorrere sia per lo spazio museale che per la Torre. L’illuminazione degli ambienti è studiata secondo lo sviluppo in altezza della Torre, pensata per illuminare gli ambienti in maniera diffusa e dando un senso di ascensione verso l’ultimo livello panoramico, illuminato sia artificialmente che in modo naturale grazie alle monofore.
Il recupero degli spazi esterni e le opere complementari
Il progetto prevede inoltre la valorizzazione di alcuni vani presenti all’ingresso dell’area in Palazzo Moroni dai quali si accede alla Torre. Mediante la realizzazione di un nuovo solaio che permetterà di eliminare ogni differenza di quota e delle demolizioni di alcune pareti divisorie, si andrà ad organizzare un nuovo spazio per le esposizioni. Dall’ingresso il percorso sarà circolare per accompagnare il visitatore fino all’ingresso della Torre. Questo spazio, fungerà da ingresso e annuncio della Torre.