Comunicato stampa: inaugurato il World tourism event for World heritage sites
Ha preso il via questa mattina al Palazzo della Ragione l’edizione 2021 del Wte. Il Salone mondiale dei Siti Unesco è tornato a Padova dopo che la città lo aveva ospitato dal 2014 al 2016, in concomitanza con l’inserimento di “Padova Urbs picta, la Cappella degli Scrovegni e i cicli affrescati del ‘300 di Padova” nella World heritage list Unesco.
A dare il benvenuto alle autorità presenti all’inaugurazione e ai numerosi operatori turistici presenti al salone è stato il vice sindaco di Padova Andrea Micalizzi, che ha tenuto a sottolineare come il confronto tra operatori del turismo e della cultura sia fondamentale per il settore, anche alla luce delle novità che riguardano, in particolare, la città di Padova. "Un’occasione come quella di oggi - ha spiegato Micalizzi - può rappresentare una nuova spinta anche per il sentimento e l’andamento di ripresa di questo periodo. È importante capire - ha aggiunto - come il settore turistico può trainare un pezzo di economia, ma soprattutto ragionare come valorizzare al meglio i nostri beni, conservarli e veicolarli al mondo. Il salone - ha concluso- rappresenta una grande opportunità per la nostra città, nella quale, girando per le strade, è sotto gli occhi di tutti l’incremento di presenza e di attenzione dei turisti soprattutto stranieri, grazie proprio al brand Unesco e al recente inserimento dei cicli di affreschi del XIV secolo nella world Heritage list a fianco dell’Orto botanico, già nell’elenco dal 1997".
Anche il presidente di Enit Giorgio Palmucci ha espresso soddisfazione per la rinnovata collaborazione con il Salone. “L’Italia è il primo paese al mondo con i suoi 58 siti Unesco - ha detto - Ciò, in un momento come questo in cui siamo passati attraverso la pandemia, ci permette di guardare al futuro, considerando il turismo nei siti Unesco come una delle aree su cui lavorare per promuovere il turismo non solo all’estero ma anche in Italia. Come Enit portiamo avanti una stretta collaborazione con le regioni per la ripresa dei flussi turistici persi dalla fine del 2019. Bisogna guardare - ha concluso - a un turismo di valore, destagionalizzato, e i siti Unesco possono rappresentare una delle ragioni più importanti di scelta del turista straniero ma anche italiano".
A chiudere gli interventi inaugurali è stato, quindi, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, presente insieme all’assessore al turismo della Regione Federico Caner.
"Il Veneto si candida a sede internazionale dei siti Unesco, una borsa unica per buyer e seller di tutto il mondo, non solo virtuale ma anche luogo fisico, dove mettere in vetrina tutte le eccellenze planetarie riconosciute Patrimonio dell’umanità - afferma il Presidente della Regione del Veneto - Stiamo parlando di centinaia di siti, dai percorsi rupestri dell’Azerbaijan, alle cascate del Niagara, passando per la piana delle piramidi in Egitto, senza dimenticare alcuni dei nostri gioielli: le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e l’ultimo riconosciuto in Veneto, il ciclo di affreschi del XIV secolo di Padova. Ricordo che sono nove i siti veneti riconosciuti Patrimonio Unesco e le ricadute in termini turistici sono sotto gli occhi di tutti - continua il Governatore - Sono un vero esercito i cittadini del Mondo che visitano i nostri territori partendo proprio da questi luoghi simbolo, che altro non sono che la certificazione che la nostra Regione è ricca di bellezze che meritano di essere scoperte. Ma non ci fermiamo qui - annuncia il Presidente -: abbiamo una serie di dossier pronti come la Valpolicella, la Pesciara di Bolca, solo per citarne alcuni. Il Veneto ha molto da offrire, per cui diciamo che nove siti sono il punto di partenza, di certo non quello di arrivo. Da un punto di vista economico i nostri operatori turistici rappresentano un’industria da 18 miliardi di fatturato, la prima voce del bilancio del Veneto, e dal punto di vista sociale sono i veri ambasciatori del territorio nel Mondo - conclude il Governatore - Con un 66% di turisti provenienti dall’estero, su un totale di 72 milioni di presenze, si capisce che hanno lavorato bene. Questo risultato va condiviso con loro, che contribuiscono quotidianamente a promuovere e valorizzare l’offerta turistica regionale".
"È una grande soddisfazione tornare a Padova oggi che Padova Urbs picta è stata inserita nella World heritage list Unesco - ha detto Marco Citerbo, organizzatore del Wte - dopo che la presentazione del dossier di candidatura iniziò proprio nell’ambito delle prime edizioni del Wte tenutesi a Padova".
Citerbo ha quindi illustrato il programma della tre-giorni che vede una parte espositiva, il workshop dedicato agli operatori turistici, con 60 buyer e 105 seller partecipanti, e un ricco programma scientifico di approfondimento. "L’anno prossimo - ha, quindi, concluso Citerbo - sarà una data fondamentale per il salone, che resterà in Veneto, visto che il 16 novembre si festeggiano i 50 anni dell’Unesco, un grande appuntamento internazionale".