Comunicato stampa: al via la digitalizzazione dell’archivio delle pratiche edilizie del Comune. Dalla prossima primavera consultazione online su un portale dedicato
E’ veramente una rivoluzione quella avviata dal Comune di Padova con la progressiva digitalizzazione dell’archivio delle pratiche edilizie.
Basta pensare che l’archivio del Comune, fisicamente ospitato in via Sarpi si sviluppa per una lunghezza complessiva degli scaffali di ben 7 chilometri.
Un archivio ben organizzato e tenuto, che naturalmente custodisce anche documenti diversi (come ad esempio l’atto con il quale il Comune è diventato proprietario della Cappella degli Scrovegni) ma che per la maggior parte è composto dalle pratiche relative all’edilizia privata.
Dal luglio dello scorso anno, con l’opportunità i riqualificare da un punto vista energetico gli immobili grazie al SuperBonus del 110%, il numero di richiese di accesso alle pratiche per verificare che l’edificio sia conforme alla legge, da parte di professionisti e proprietari di immobili è letteralmente esploso. Se prima i tempi di attesa per potere consultare la documentazione si aggiravano attorno al mese, in quest’ultimo anno sono saliti anche a tre mesi nonostante il potenziamento del personale e lo snellimento burocratico attuato dal “decreto semplificazioni”.
Di fronte a questa situazione, che si prolungherà ancora a lungo, e alla consapevolezza che la dematerializzazione delle pratiche è il futuro anche nella Pubblica Amministrazione, il Comune ha deciso di avviare un grande progetto di digitalizzazione che è stato studiato e avviato negli scorsi mesi e che a breve, entro la prossima primavera, permetterà di consultare online da casa, attraverso un portale dedicato e sicuro, le pratiche da parte dei professionisti e dei proprietari degli immobili.
Il gigantesco lavoro di scansione è stato affidato tramite gara ad una società specializzata del settore e ha richiesto un investimento di circa 2,7 milioni di euro, 200 mila dei quali per la realizzazione del portale e il resto per la complessa e delicata procedura di scansione dei documenti.
Il lavoro di digitalizzazione procederà in due fasi: nella prima saranno acquisite le pratiche edilizie dal 1967 ad oggi, nella seconda saranno scansionati i titoli edilizi ed altra documentazione connessa, dal 1930 al 1966.
Per ogni immobile sarà così possibile ricostruire un vero e proprio “fascicolo digitale” con tutta la sua storia, dai documenti che ne hanno autorizzato la costruzione, alle modifiche avvenute nel tempo, fino agli eventuali condoni per la regolarizzazione delle non conformità edilizie, ove queste sono possibili. Tutto questo sarà consultabile con pochi clik da casa attraverso un portale dedicato, con un risparmio non solo per i cittadini e gli utilizzatori professionali, ma anche per la stessa macchina amministrativa del Comune.
L’assessore all’edilizia privata Antonio Bressa spiega: "Sarà una rivoluzione, con l'azzeramento delle attese per l'accesso agli atti, delle pratiche edilizie nel Comune di Padova. Stiamo digitalizzando l'archivio con un imponente progetto affidato a un raggruppamento di aziende tra cui Tim e Poste italiane per scansionare e catalogare chilometri di fascicoli cartacei (primo step 67.000 pratiche, per 1140 metri lineari, nel secondo step 90.000 pratiche per 1400 metri lineari). Già in primavera sarà on line il nuovo portale attraverso il quale richiedere in pochi click le pratiche edilizie in archivio senza più lunghe attese. Una semplificazione per professionisti e cittadini che devono avviare nuovi lavori, realizzare delle compravendite e per ogni altra necessità circa la verifica dei titoli edilizi del proprio immobile. Il portale verrà progressivamente alimentato fino al 2022 secondo i due step del progetto per cui abbiamo stanziato ben 2.700.000 €. Questa misura fa parte della transizione digitale che stiamo realizzando per tutto il Comune e rappresenta un’ulteriore risposta messa in campo per il boom di richieste di "accesso agli atti" che sta caratterizzando questo periodo per il Superbonus 110% e la grande ripartenza del settore edilizio. Già negli scorsi mesi abbiamo potenziamento il personale e snellito le procedure, ma al tempo stesso avviato l'iter per la completa digitalizzazione che sappiamo essere la risposta necessaria per portare questo servizio nel futuro. Tutto questo ora sta diventando realtà".
Carlo Pasqualetto, consigliere comunale con delega all’innovazione, che ha seguito in prima persona il progetto sottolinea: "Per i cittadini padovani cambierà radicalmente il livello di servizio, oggi per avere una risposta su una richiesta documentale possono passare perfino tre mesi. Quando questo progetto sarà completato, potremo rispondere ai cittadini in termini di giorni, perché la fase oggi più lunga, quella del reperimento e della consultazione degli atti, sarà praticamente immediata, L’obiettivo della transizione digitale che facciamo con questo progetto è proprio quello di rendere la vita più facile, ai professionisti prima, ma poi in ultima istanza anche ai cittadini che potranno avere risposte in tempi brevi. Non ci sarà più la necessità di andare fisicamente in un ufficio e vedere dei faldoni fisici per raccogliere le informazioni delle quali si ha necessità, ma la consultazione potrà essere fatta comodamente dall’ufficio o da casa accedendo ad un portale digitale nel quale si troveranno tutte le informazioni di cui si ha bisogno".
Nicoletta Paiaro responsabile del Settore Edilizia Privata del Comune spiega: "L’accesso agli atti ha avuto un’esplosione dall’anno scorso, da quanto siamo partiti con il superbonus del 110% e quindi da quando c’è stata la necessità di verificare la legittimità dei titoli edilizi. Mediamente abbiamo circa 1000 richieste al mese che significa dover movimentare circa 3000 faldoni sempre al mese. Avevamo accumulato un po’ di ritardo, che stiamo oramai smaltendo, ma questo progetto ci porterà ad azzerare ogni ritardo".