Comunicato stampa: 47° anniversario dell’omicidio di Mazzola e Giralucci da parte delle Brigate Rosse
Si è svolta nel pomeriggio del 17 giugno la cerimonia di commemorazione dell’omicidio da parte delle Brigate Rosse di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola nel 47° anniversario dei fatti accaduti la mattina del 17 giugno 1974 nell’allora sede del Msi in via Zabarella.
Il vicesindaco Andrea Micalizzi e il prefetto Raffaele Grassi hanno deposto una corona d’alloro ai piedi della lapide che ricorda il brutale duplice omicidio.
Questo l’intervento del vicesindaco Andrea Micalizzi: "Autorità, signore, signori, ricordiamo qui oggi un momento buio della nostra storia recente, l’omicidio da parte delle Brigate Rosse, 47 anni fa, di due nostri concittadini: Graziano Giralucci, giovane padre di una bimba piccola e Giuseppe Mazzola, carabiniere in pensione. Proprio con l’assalto alla sede del Movimento sociale italiano di via Zabarella compiuto da un commando di cinque brigatisti, scoperti e condannati solo dopo molti anni, le Brigate Rosse, che già avevano compiuto alcune azioni eclatanti come il sequestro del procuratore Mario Sossi a Genova, iniziarono ad uccidere e anche Padova, come tutta l’Italia, dopo quel fatto non fu più la stessa.
La lotta politica si radicalizzò e si fece decisamente più violenta. Eravamo agli inizi di un lungo periodo passato alla storia come gli anni di piombo dal quale uscimmo non solo per lo straordinario lavoro delle Forze dell’ordine e della magistratura, ma anche grazie alla fermezza di tutte le istituzioni nel difendere la nostra democrazia. A distanza di tanti anni da quei fatti, la città non deve dimenticare.
Dobbiamo innanzitutto onorare la memoria di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, vittime incolpevoli di una feroce e insensata violenza figlia di deliranti progetti di rovesciamento del nostro Stato, nato dopo la guerra su principi di libertà, rispetto e tolleranza che proprio in quegli anni si dimostrarono profondamente radicati in tutti gli italiani.
Padova ha pagato un tributo pesante a quella stagione, che non si deve mai più ripetere. Questa città non accetta e non accetterà mai la violenza, da qualsiasi parte provenga e qualsiasi siano le sue motivazioni, come pratica di confronto politico. Non dobbiamo avere timore di confrontarci anche con gli aspetti più difficili e dolorosi del nostro passato e non dobbiamo sottovalutare eventuali situazioni che possano indicare un ritorno di atteggiamenti e azioni violente nel confronto politico. Tutti assieme abbiamo il compito di impedire che Padova riviva quella stagione di odio e violenza".
Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità civili e militari e i familiari delle due vittime.