Comunicato stampa: acquirente di cocaina fermato dalla Polizia Locale alle Cave, segnalato in Prefettura e revocata la patente
Continua senza sosta l'attività di contrasto alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte della Polizia Locale di Padova nel rione Cave, dove negli ultimi mesi, a seguito delle segnalazioni dei residenti, sono stati arrestati alcuni spacciatori e segnalati alla Prefettura numerosi acquirenti.
Nel pomeriggio di martedì 20 aprile, dopo una breve attività di osservazione in abiti civili, la Squadra investigativa è intervenuta nei confronti di due soggetti, uno di origine nordafricana e l'altro italiano, che dopo essersi incontrati ed aver intrattenuto una veloce trattativa nei pressi di via Pelosa si erano allontanati rapidamente in direzioni diverse.
Mentre il soggetto nordafricano che aveva ceduto lo stupefacente riusciva a sottrarsi al controllo dileguandosi per le vie del quartiere, l'acquirente veniva prontamente fermato dagli agenti. Lo stesso consegnava la dose di cocaina appena acquistata dichiarando di averla pagata 50 euro. Gli operatori provvedevano quindi al sequestro dell'involucro contenente cocaina. L'acquirente, un libero professionista quarantenne residente in città, una volta accompagnato negli uffici della Polizia Locale di via Liberi dichiarava di essere consumatore abituale di stupefacenti. In ragione di ciò veniva segnalato ai servizi territoriali del Serd per l'inserimento in uno specifico percorso di recupero; contestualmente gli veniva ritirata la patente di guida così come previsto dal Testo Unico sugli stupefacenti.
L'assessore alla sicurezza ed alla Polizia Locale Diego Bonavina commenta: "L'ennesimo intervento operato dalla Polizia Locale in termini di lotta allo spaccio di strada nella zona Cave non va che a confermare l'attenzione costante che si sta riservando a questo rione - e continua - Il contrasto allo spaccio ed al consumo di stupefacenti è considerata una priorità assoluta; l'assunzione, in particolare, è origine di forte preoccupazione, essendo un fenomeno che purtroppo riguarda moltissime persone anche nella nostra città. Credo che il perseguire anche gli assuntori possa avere un forte effetto deterrente e di "disturbo" nei confronti di chi del commercio di sostanze ha fatto la propria principale attività criminosa".