Comunicato stampa: la Giunta delibera lo slittamento della scadenza per le prime due rate della Tari
La Giunta ha approvato oggi, su proposta dell’assessore ai tributi Antonio Bressa, il differimento del termine di versamento della prima e seconda rata della Tari (la tassa sui rifiuti) rispettivamente al 30 giugno (era il 16 marzo) e al 15 settembre (era il 16 luglio), mantenendo invece invariata la data ultima di pagamento della terza rata al 10 dicembre 2021.
Le ragioni di questo slittamento sono molteplici: il Codice dell’Amministrazione digitale all’articolo 5 prevede l’obbligo di utilizzo della piattaforma PagoPA cioè del sistema nazionale dei pagamenti elettronici a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi. La riscossione delle bollette Tari rientra in questa fattispecie e AcegasApsAmga, come gestore del servizio di gestione dei rifiuti, sta mettendo a punto in queste settimane le procedure informatiche per introdurre tra i metodi di pagamento della tassa sui rifiuti anche il PagoPA, a fianco di quelli già in uso, che rimangono comunque utilizzabili. Inoltre, si è in attesa della emanazione della circolare con la quale il Ministero delle finanze dovrà chiarire alcune questioni che riguardano la possibilità o meno di assimilare i rifiuti speciali agli urbani, con una evidente modifica di quella che è la base imponibile sulla quale calcolare l’imposta.
Infine, il posticipo delle scadenze rappresenta un primo intervento a favore delle persone e delle categorie economiche che più stanno soffrendo gli effetti della pandemia in corso. La delibera dovrà adesso essere approvata in Consiglio comunale prima di diventare esecutiva.
L’assessore ai tributi Antonio Bressa sottolinea: "Uno slittamento che è dovuto ad esigenze tecniche in applicazione della normativa nazionale per i pagamenti digitali, ma che in realtà ci è utile per meglio affrontare questa fase pandemica. Da un lato questo lasso di tempo ci permette infatti di attendere alcuni chiarimenti che i Comuni aspettano rispetto alla questione dei rifiuti speciali prodotti dalle aziende, dall'altro permette di alleviare le difficoltà dovute alla scarsa liquidità economica che caratterizza le imprese e le persone più esposte alle conseguenze delle restrizioni in corso. In più, potremo usare il tempo che abbiamo a disposizione per meglio organizzare e finanziare una risposta che vada oltre allo slittamento temporale ma consista anche in vere e proprie riduzioni della tariffa per i soggetti che a causa delle restrizioni hanno prodotto meno rifiuti. L'obiettivo è di ripetere, e se possibile di incrementare, lo sforzo già fatto l'anno scorso per abbassare il valore delle bollette alle attività più colpite dalle restrizioni".