Comunicato stampa: Soft City, incontro in Municipio con Assindustra Venetocentro
Si è svolto in Municipio un incontro dedicato a Soft City, nel quale Assindustria Venetocentro ha presentato il proprio documento di proposte, interventi e strumenti per la trasformazione, la valorizzazione e lo sviluppo dell’area interessata, realizzato in collaborazione con il dipartimento Icea dell’Università di Padova, come contributo al Piano degli interventi e allo sviluppo e attrattività della città di Padova.
Al tavolo, per l’Amministrazione, il sindaco Sergio Giordani, il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Andrea Micalizzi, l’assessore all’urbanistica Andrea Ragona e il consigliere con delega all’innovazione Carlo Pasqualetto. Per Assindustria Venetocentro erano presenti il presidente Leopoldo Destro, il vicepresidente Enrico Del Sole, Ruggero Targhetta, presidente del Gruppo servizi innovativi e tecnologici di Assindustria Venetocentro, Gianni Potti, presidente dell’associazione Padova Soft City.
Obiettivo dell’incontro, condividere e promuovere l’esecuzione dei progetti della Soft City padovana che, ricordiamo, interessa un’area urbana che va dalla stazione Fs alla Stanga fino a Padova Est e che è sede di oltre 6.000 aziende del settore servizi innovativi legati al digitale e all’high tech. Bisogna ricordare infatti che Padova è la città della regione con la più alta densità di imprese di servizi innovativi (oltre 15.000 in tutta la provincia) e che già oggi il 18,9% del Pil della provincia di Padova è dato proprio dalle imprese di servizi innovativi e tecnologici.
Padova può consolidare e sviluppare ulteriormente questa vocazione, rendere riconoscibile e accessibile l’area Soft City, con l’obiettivo di diventare un polo di attrazione per l’insediamento di nuove imprese italiane e straniere ad alto valore aggiunto, di investimenti e capitale umano qualificato. Grazie all’esecuzione di questi progetti ed anche alle sinergie che nel campo dell’innovazione possono essere attivate con Smact, il Competence center del Nord Est e l’Università.
Rendere attrattivo un territorio, oltre che per le competenze e le sinergie che le realtà locali offrono, passa anche attraverso un’adeguata infrastrutturazione. Ed è anche su questo aspetto che, questa mattina Assindustria Venetocentro ha dialogato con il Comune: mobilità, verde, fibra ottica per l’adeguata connettività, aree di sosta e ricarica dei veicoli elettrici, ma anche sostenibilità degli edifici, efficienza energetica e sorveglianza, sono alcuni degli aspetti sui quali ci si è confrontati, a fronte della disponibilità dell’Amministrazione a sostenere lo sviluppo e l’esecuzione del progetto Soft City come una opportunità importante per il futuro della città.
L’impegno condiviso al tavolo, è stato quello di definire un cronoprogramma dei primi interventi concreti da realizzare nei prossimi mesi su brand identity, fibra ottica, sicurezza e videosorveglianza. A partire dall’area di Padova Uno (via Croce Rossa, piazza Savelli). Saranno quindi a calendario ulteriori incontri per la verifica dello stato di avanzamento dei lavori.
Sottolinea il sindaco Sergio Giordani: "Il confronto con Confindustria è sempre di estremo valore: ringrazio Leopoldo Destro e la sua squadra per la propositività e la concretezza. La nostra Amministrazione lavorerà per far sì che le progettualità diventino realtà nel più breve tempo possibile. Capiamo le esigenze degli imprenditori e insieme a loro rilanceremo la Soft City di Padova con l’obiettivo di renderla sempre più attrattiva per nuovi investimenti".
"Ringrazio il sindaco Giordani, il vicesindaco Micalizzi e l’assessore Ragona - dichiara Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro - non solo per la disponibilità a confrontarci sul nostro documento, ma anche per la comune determinazione che abbiamo registrato a compiere scelte strategiche partecipate, dove pubblico e privato collaborano, e a realizzare i primi interventi concreti già nei prossimi mesi. Abbiamo voluto offrire al Comune e alla comunità padovana una progettualità concreta, per trasformare quest’area nel laboratorio della città digitale, riconoscibile e attrattiva. Rigenerarla è il primo passo per sviluppare le enormi potenzialità, attrarre investimenti ad alto valore aggiunto e capitale umano qualificato, contrastando la fuga dei talenti. La vocazione terziaria innovativa di Soft City merita di essere resa riconoscibile e accessibile, sia con interventi di ricucitura urbana, reti di trasporto, energetiche e di telesorveglianza, sia normativi sulle destinazioni d’uso e incentivanti per le nuove attività. Non partiamo da zero ma da un patrimonio di progetti come quelli camerali su sviluppo e brand identity dell’area. Ora è il momento di scaricare a terra questa progettualità, farne un asset strategico, sostenibile e inclusivo della città, passando alla fase esecutiva di Padova smart. Fare seriamente sistema, tra imprese e municipalità, in una logica di sussidiarietà, è l’unica strada".