Comunicato stampa: "Violenza maschile contro le donne". Incontri di formazione per i/le dipendenti del Comune di Padova
Secondo l’indagine Istat (2014), in Italia 1 donna su 3, tra i 16 e i 70 anni, ha vissuto, almeno una volta nella vita, un episodio di violenza fisica o sessuale.
I dati veneti sono tra i più alti fra quelli regionali: le donne prese in carico nel 2018 sono state 3.256 (report della Regione Veneto sulla rilevazione delle strutture regionali, 2019).
Nel 2019 a Padova e provincia si sono rivolte al Centro Veneto progetti donna 1082 donne, mentre nei primi 10 mesi del 2020 sono state 755, di cui 356 con figli/e minori per un totale di 578 bambini/e.
I numeri sembrano altissimi, tuttavia rappresentano solo una piccola percentuale di coloro che vivono situazioni di violenza. Come dimostrato dall’ultima indagine Istat sulla sicurezza delle donne (2014), continua ad essere un fenomeno sommerso: il 28% delle donne non parla con nessuno della violenza subita, e appena il 12% di loro denuncia alle autorità. Inoltre, meno del 5% delle donne si rivolge ad un centro antiviolenza. Proprio per questo, si rende più che mai necessario promuovere campagne di sensibilizzazione indirizzate alle donne, affinché sappiano che non sono sole e che possono chiedere aiuto, ma anche alla cittadinanza in generale per favorire la presa di coscienza rispetto a questo fenomeno.
Ogni anno, un’occasione per mobilitarsi è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dalle Nazioni Unite e che si celebra il 25 novembre. Un momento importante di confronto, di riflessione e di approfondimento su un tema tanto in evidenza quanto sconosciuto nelle sue dinamiche più profonde e strutturali, per ribadire che tutte le donne hanno diritto di vivere libere dalla violenza.
Il Comune di Padova e il Centro Veneto progetti donna hanno quindi deciso di organizzare tre giornate di formazione sul tema della violenza maschile contro le donne rivolta ai dipendenti e alle dipendenti comunali, che si terranno nella settimana di iniziative dedicate alla Giornata del 25 novembre. Durante gli incontri verrà approfondito il tema della violenza maschile contro le donne e si parlerà di luoghi di lavoro accoglienti per le donne che si trovano in situazioni di violenza nelle relazioni intime.
La formazione sarà tenuta dalle operatrici del Centro Veneto progetti donna e della Cooperativa Rel.Azioni positive, nell’ambito del progetto europeo Building economic independence: the way out of intimate partner violence (We go 2) che rappresenta lo sviluppo e l'ampliamento delle migliori pratiche identificate nell'ambito del progetto Women economic-independence and growth opportunity, conclusosi nel 2018.
Il Centro Veneto progetti donna e Rel.Azioni positive sono partner del progetto insieme ad ActionAid e vari altri partner europei, tra cui Fondazione Surt, Gender project for Bulgaria Foundation, Istituto per la ricerca sociale e Womens centre of Karditsa.
Dichiara Mariangela Zanni, presidente del Centro Veneto progetti donna: "Questo momento formativo rappresenta per noi un'ulteriore conferma dell'impegno dell'Amministrazione di Padova nel prevenire e contrastare la violenza maschile sulle donne.
E' fondamentale che a fianco del centro antiviolenza ci sia una politica lungimirante e consapevole che il lavoro multi-agenzia è la strada da percorrere per una società più accogliente e rispettosa di tutte e tutti".
Dichiara Marta Nalin: "E’ una delle iniziative che abbiamo messo in campo al fianco del Centro Veneto progetti donna per questo 25 novembre, in un anno in cui i dati purtroppo dimostrano un aumento della violenza ed è quindi ancora più importante impegnarsi in iniziative di sensibilizzazione. Rivolte alle donne, ma rivolte alla cittadinanza intera, per costruire piano piano una società migliore e accogliente".
Dichiara Francesca Benciolini: "La formazione per i nostri dipendenti è sempre una risorsa e un valore, ma la formazione su questi temi è un valore che si trasmette a tutta la città. L’obiettivo è quello di ragionare insieme per costruire un luogo di lavoro accogliente e libero da stereotipi, ma allo stesso tempo quello di essere d’esempio perché iniziative di questo tipo si moltiplichino".