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Comunicato stampa: inaugurato il nuovo mercato agricolo Cia di piazza Napoli
14/10/20
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 16/11/2020
Dieci banchi – “attivi” tutti i mercoledì, dalle 8 alle 12.30 in piazza Napoli, a Padova - presentano le tipicità del territorio. E’ il nuovo mercato agricolo di Cia Padova, inaugurato oggi nel quartiere della Sacra Famiglia. Ottimi i primissimi riscontri, con decine di clienti in fila, rigorosamente a distanza di sicurezza. Fra i prodotti proposti, da dieci diverse imprese agricole del padovano, salumi, formaggi, pane e farine, vino, ortofrutta, funghi, zucche, miele, piante e fiori. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti l’assessore al Commercio, Antonio Bressa, il presidente dell’associazione Dalla Terra alla tavola, Marco Zambon, il presidente di Cia Padova, Roberto Betto, e il presidente del Quartiere 5 sud-ovest, Mila Masciadri.
“L’apertura del nuovo mercato agricolo di piazza Napoli – ha sottolineato Zambon – rappresenta un valore aggiunto non solo per il quartiere della Sacra Famiglia, ma per tutta la comunità padovana”. Stando al “Rapporto sulla domanda e l’offerta dei prodotti alimentari nell’emergenza Covid-19”, redatto da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), subito dopo il prolungato lockdown il settore delle vendite dirette (che comprende, appunto, i mercati contadini) ha registrato un +14%, in media, in Veneto. “Un dato molto significativo – ha aggiunto – che dà la cifra dell’importanza del comparto, soprattutto in questo particolare contesto storico. Le famiglie stanno sempre di più prediligendo i prodotti buoni, genuini, supergarantiti e controllati”. Proprio grazie alla vendita diretta, precisa, “siamo in grado di accorciare la filiera. Vi sono meno passaggi, a tutto vantaggio del consumatore finale. Si va così verso un consolidamento di un rinnovato rapporto di fiducia tra i clienti e le aziende agricole. In pratica, un legame con il territorio: questo, peraltro, è uno degli obiettivi che da sempre ci siamo prefissi”.
Un fenomeno, quello dei mercatini, che da anni si è sviluppato, con eccellenti risultati, in tutta la provincia di Padova. Fra i principali già attivi da diverso tempo, martedì dalle 8.30 alle 12.30 in piazza della Repubblica a Cadoneghe, mercoledì dalle 8.30 alle 12.30 in piazza Ruzante, a Rio di Ponte San Nicolò, venerdì dalle 8.30 alle 12.30 in piazza de Gasperi, a Padova, sabato dalle 8.30 alle 12.30 in piazza Bachelet a Vigodarzere e, sempre dalle 8.30 alle 12.30, in piazzale Cuoco, alla Guizza.
"Una soddisfazione vedere che già c'è un ottimo ritorno da parte dei cittadini - afferma Antonio Bressa, assessore al Commercio - In collaborazione con la CIA abbiamo infatti puntato sulla Sacra Famiglia proprio perché qui mancava la presenza di un mercato rionale e le presenze ci confermano già la bontà della scelta. Ora con il mercato agricolo del mercoledì mattina offriamo un servizio importante ai cittadini e al tempo stesso un'opportunità di lavoro per questi operatori. Ma soprattutto facciamo un passo in più verso una città che mette i propri quartieri al centro e investe al su codici di consumo sani e sostenibili."
“Grazie alla loro sola presenza contribuiscono a rivitalizzare un’area intera – ha chiarito il presidente di Cia Padova, Roberto Betto – In tal senso sono un punto di ritrovo e riferimento per la collettività. Qui il consumatore ha l’opportunità di venire a fare la spesa di tipicità certificate e, nel frattempo, scambiare due chiacchiere. Diventano come le antiche agorà, ovvero dei luoghi dove i cittadini possono confrontarsi e scambiarsi le idee”.
Significativa, inoltre, la location: il nuovo mercato si trova a ridosso del sito dove sorgerà il parco urbano del Basso Isonzo. Si tratta di un polmone verde di oltre 40mila metri quadrati, vocato ad un’agricoltura sostenibile e di qualità. “Lì non verrà più costruito alcunché, in una logica di stop al consumo di suolo”. Il presidente Betto ha infine lanciato un appello al fine di valorizzare questa buona pratica: “Invito le famiglie a recarsi al mercatino più vicino per acquistare le varie tipicità. Le imprese agricole hanno bisogno di venire sostenute, nel concreto, dalla cittadinanza: svolgono un servizio essenziale, occorre dare loro la nostra fiducia”. “Siamo chiamati a favorire l’economia locale, particolarmente bastonata durante la quarantena. Abbiamo una certezza: una volta provati questi prodotti tipici, i clienti non torneranno più indietro”.
Significativa, inoltre, la location: il nuovo mercato si trova a ridosso del sito dove sorgerà il parco urbano del Basso Isonzo. Si tratta di un polmone verde di oltre 40mila metri quadrati, vocato ad un’agricoltura sostenibile e di qualità. “Lì non verrà più costruito alcunché, in una logica di stop al consumo di suolo”. Il presidente Betto ha infine lanciato un appello al fine di valorizzare questa buona pratica: “Invito le famiglie a recarsi al mercatino più vicino per acquistare le varie tipicità. Le imprese agricole hanno bisogno di venire sostenute, nel concreto, dalla cittadinanza: svolgono un servizio essenziale, occorre dare loro la nostra fiducia”. “Siamo chiamati a favorire l’economia locale, particolarmente bastonata durante la quarantena. Abbiamo una certezza: una volta provati questi prodotti tipici, i clienti non torneranno più indietro”.