Comunicato stampa: replica dell’assessore Bressa alle dichiarazioni della consigliera Mosco sulle prescrizioni della Soprintendenza
"Questi sono i casi in cui la consigliera Mosco dimostra di aver studiato e lavorato poco nella vita come emerge dal suo curriculum. Leggendo le carte infatti non ci vuole molto a capire che il parere espresso dalla Soprintendenza è un parere ai sensi del Codice dei Beni culturali con forza vincolante. Magari potrà essere cambiato ed è quello che d'intesa con gli esercenti andremo a chiedere nel prossimo incontro che avremo, ma non ci sono dubbi sulla sua attuale validità. Se fosse vero che la Sopritendenza non può agire su singoli casi allora come si spiega il caso di via San Fermo dove la Sopritendenza ha negato l'autorizzazione per il plateatico e dove il Tar ha confermato tale impostazione con riferimento a tutto il centro storico? Ora con il parere la Soprintendenza ha fissato dei criteri generali e giocoforza sono coinvolti dalle prescrizioni gli esercizi commerciali che non li rispettano. Legga le carte e i riferimenti normativi che vengono richiamati se è in grado di capirne il senso. Aggiungo che forse è anche per questa incompetenza che la consigliera è rimasta isolata anche nel campo dell'opposizione. Se invece è vero, come afferma la consigliera Mosco, che al Ministero hanno cambiato idea e vogliono costringere il loro livello locale a rivedere l'atto, lo facciano per iscritto senza alimentare confusione. Nel frattempo noi lavoriamo con serietà, supportati dagli uffici tecnici e legali, per arrivare a una soluzione positiva mentre queste esternazioni scomposte vanno nella direzione opposta".
Antonio Bressa