Comunicato stampa: dalla Giunta 240 mila euro per l'emergenza abitativa
Il Comune stanzia 240 mila euro per l’emergenza abitativa.
Sono state approvate dalla Giunta due delibere, su proposta dell’assessora al sociale Marta Nalin, che mettono a disposizione dei fondi per prevenire situazioni di grave morosità negli alloggi pubblici e quindi il rischio di sfratto.
«L’emergenza abitativa è una questione sempre presente - sottolinea l’assessora Nalin - Abbiamo stanziato dei fondi per intervenire in situazioni difficili, ma che senza supporto rischiano di diventare gravi, per contenere il rischio di sfratti. Anche in questo caso la nostra politica è quella di superare le logiche dell’emergenza per costruire dei percorsi assieme alle persone»
Le due delibere riguardano le situazioni di morosità, per canone di locazione e spese condominiali, negli alloggi Erp e nelle case in concessione.
Per quanto riguarda gli alloggi Erp, il Comune integrerà con circa 100 mila euro il fondo di Ater (circa 43 mila euro) per le morosità che riguardano gli inquilini Erp.
Lo stanziamento è notevolmente più alto del minimo previsto per legge (circa 14 mila euro) e sarà erogato ai nuclei familiari in relazione alle gravità delle condizioni socio assistenziali, ma anche alla propensione al rientro e all’adesione a un progetto di accompagnamento sociale.
Per quanto riguarda invece gli alloggi in concessione (istituto che prevede un contratto di due anni a nuclei familiari in condizioni di emergenza abitativa per un alloggio nella disponibilità del Comune, ad oggi sono 185 gli alloggi concessi), è previsto un fondo di 100 mila euro per i piani del rientro del debito dei nuclei morosi che dimostrino una propensione al rientro. La stessa delibera che istituisce il fondo prevede anche il rinnovo della concessione ai nuclei con posizione regolare e crea una commissione che valuterà la propensione al rientro.
«La logica degli stanziamenti, che per il Comune sono importanti - conclude Nalin - è quella di dare l’opportunità alle persone che hanno attraversato momenti di difficoltà, per gli effetti della crisi o per problematiche più personali, di uscirne, valorizzando chi si impegna in un progetto di accompagnamento sociale che vada oltre il semplice contributo economico».