Comunicato stampa: un percorso partecipato per l'ex Prandina
Si apre una nuova pagina per il futuro dell’area dell’ex caserma Prandina. La Giunta ha approvato la delibera che attiva il percorso partecipato per la riqualificazione dell’area di 35.000 metri quadri a ridosso delle mura cinquecentesche, in corso di acquisizione da parte dell’Agenzia del Demanio.
A condurre il percorso, che ha come obiettivo la definizione di idee e linee guida a supporto di un bando per la progettazione degli interventi di riqualificazione dell’area secondo una prospettiva sia di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, sia di trasformazione ed innovazione, sarà l’ufficio Agenda 21, che negli anni ha gestito altri percorsi partecipati di coprogettazione.
"Tutti i nostri tecnici stanno lavorano a ritmi serrati per completare l’operazione che riguarda via Anelli così da accelerare sia l’abbattimento finale delle palazzine del degrado sia il sorgere della nuova Questura di Padova - spiega il sindaco Sergio Giordani - È quindi importante partire subito con il percorso partecipato sulla grande area della caserma Prandina, che ci sarà data in proprietà contestualmente. Entro la primavera serve decidere, così da raccogliere le linee guida e passare rapidamente alla fase progettuale: questo spazio deve infatti essere restituito pienamente ai padovani nel più breve tempo possibile. Come ho sempre detto voglio che si avvii un confronto vero e senza partigianerie politiche o pregiudizi. Questa discussione coinvolgerà davvero tutti, dalle associazioni, alle categorie economiche, a tutti i soggetti che desiderano portare proposte costruttive. E io le ascolterò con la Giunta senza preclusioni e con grande attenzione alle esigenze di tutti. Nei primi mesi dell’anno prossimo voglio fare anche delle assemblee pubbliche per spiegare le potenzialità dell’area e ascoltare i cittadini. Dopo tanti anni finalmente abbiamo costruito le condizioni per aprire i cancelli di questo immenso spazio e io non voglio che i prossimi mesi si perdano vanamente in scontri quotidiani tra fazioni, ma che siano usati per costruire assieme il futuro del quartiere e di quella parte di città. Poi dall’estate cominceremo a progettare. Vedremo anche come cambierà tutto il comparto in termini di fruibilità, perché questa è un'occasione per rendere più bella e attrattiva una zona che ultimamente sta vivendo alcune difficoltà e ora invece può essere rilanciata alla grande, a partire da corso Milano".
"Parte il processo di ascolto della cittadinanza sul futuro dell’ex caserma Prandina - ribadisce il vicesindaco Arturo Lorenzoni - Sotto la regia del Comune il percorso di Agenda 21 sarà lo strumento per raccogliere le idee sulla vocazione dell’area e sul suo ruolo nel quadro di una visione ambiziosa della città per gli anni a venire. Si tratta di un primo passo che servirà a coinvolgere i cittadini nella trasformazione degli spazi restituiti alla città, con attenzione alla mobilità futura e all’evoluzione che ci attende negli anni a venire per la razionalizzazione dei flussi veicolari e degli spazi di sosta".
Attraverso il Forum Agenda 21 i rappresentanti della società civile (associazioni ambientali, culturali, sociali, sportive, comitati, parrocchie, comitati, organizzazioni sindacali, categorie economiche, ordini professionali, Università e centri di ricerca) vengono coinvolti in percorso partecipato sotto la guida di facilitatori, con diverse fasi di approfondimento, analisi, e proposta che porteranno alla stesura di un documento finale in forma di matrice con le linee guida e le proposte elaborate.
Parallelamente e in maniera complementare sono previste attività allargate di coinvolgimento della cittadinanza con alcuni incontri pubblici, la somministrazione di un questionario tra residenti, commercianti, lavoratori e studenti, la realizzazione di focus group e il coinvolgimento delle Consulte di Quartiere.
"Penso ad Agenda 21 come ad un percorso aperto ai cittadini - sottolinea il consigliere con delega ad Agenda 21, Roberto Marinello - che coinvolga le associazioni ambientaliste quanto i commercianti, che si occupi dell'area della Prandina in maniera ampia, elaborando una progettualità che tenga conto di tutta l’area, della questione urbanistica complessiva quanto della mobilità, partendo dal presupposto che al centro di ogni ragionamento ci devono essere la sostenibilità, la lotta all’inquinamento e la salute dei padovani. Quando si parla di Prandina si parla infatti anche di corso Milano, piazza insurrezione, via Dante. Da questo percorso mi aspetto una raccolta di idee e proposte da restituire all'amministrazione perché le faccia proprie e le valorizzi".
Il processo per la definizione delle linea guida del bando per la progettazione degli interventi che riguardano l’ex Prandina sarà attivato già all’inizio del 2019.