Comunicato stampa: approvato in Giunta il piano economico finanziario - gestione rifiuti 2019 e relativo riscontro Tari
La tariffa Tari di Padova inferiore del 30% a quella media delle città italiane oltre i 200 mila abitanti
La Giunta ha approvato, giovedì 13 dicembre, le delibere relative al piano economico e finanziario della gestione rifiuti urbani 2019 e al relativo riscontro sulla Tari.
Il pef 2019 prevede un costo complessivo di 45.504.399,05 euro (iva inclusa) mentre il costo complessivo sul quale si basa il calcolo delle tariffe per l’anno prossimo è calcolato in 42.926.322,85 euro (iva compresa) e determinerà un incremento medio del 5,7%.
L’assessore all’ambiente Chiara Gallani spiega:
“E’ un lavoro complesso che ha l’obiettivo di garantire una gestione efficiente sia dal punto di vista del servizio reso ai cittadini e alle attività economiche padovane, sia dal punto di vista amministrativo.
Negli ultimi mesi, abbiamo lavorato per la costruzione del pef per il prossimo anno, cioè il programma di gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti (65% del pef) e della pulizia della nostra città (35%), nel quale sono inseriti e dettagliati tutti i servizi ed i relativi costi.
Per quanto riguarda i costi, è confermato il progressivo aumento della quantità di rifiuti prodotti negli ultimi due anni. Stimiamo che la quantità di rifiuti prodotti nel 2019 sarà superiore del 2,5% rispetto a quella prodotta quest’anno.
La ragione di questo aumento è chiara: dopo anni di crisi economica e conseguente riduzione dei rifiuti (evidente nell’arco tra il 2010 e il 2016) la città sta beneficiando di una ripresa, con un aumento dei consumi e una inevitabile crescita dei rifiuti. Tra il 2017 e il 2018 si è visto infatti un progressivo aumento nella produzione dei rifiuti con definitiva conferma della tendenza quest’anno.
Questo è un aspetto importante anche da un punto di vista economico: infatti, negli anni passati, il fatto che la quantità di rifiuto raccolto fosse inferiore a quanto previsto nel pef, ha determinato degli avanzi di bilancio con dei risparmi utilizzati tra il 2011 e il 2018 per coprire i costi del servizio ciclo dell’anno successivo, senza aumentare la tariffa pagata dai cittadini.
Da rilevare anche la necessità di prevedere ora e per il futuro costi più elevati per lo smaltimento, soprattutto per la frazione della plastica: gli impianti richiedono una sempre maggiore “qualità” del rifiuto, ovvero pulizia dei materiali non “contaminati” da altre frazioni. Ciò ci spinge alla sfida di riciclare sempre meglio, per aumentare la qualità a dispetto della quantità. Questo, sono convinta, è uno dei temi più importanti nel percorso di sostenibilità della nostra comunità, sia dal punto di vista economico che ambientale e sociale. Su questo ci impegniamo a migliorare servizio e comunicazione e chiediamo il forte coinvolgimento di tutti.
Accanto alla questione dello smaltimento dei rifiuti, altrettanto importanti nel pef sono i servizi che garantiamo alla città. Abbiamo previsto un loro miglioramento e incremento, non solo perché questo è nel mandato e programma di questa Amministrazione ma anche in base alle necessità e istanze, assolutamente condivisibili, espresse in questi mesi dai cittadini: i nuovi servizi, infatti, riguardano sia quelli sperimentati nel corso del 2018 e di cui si è valutato il mantenimento e il potenziamento, sia nuovi "capitoli".
I più rilevanti sono:
1 - proseguimento dell'adozione della raccolta “porta a porta” dei rifiuti che sarà ampliata a due nuove aree in città coinvolgendo circa 24.000 nuovi abitanti
2 - l'integrazione della pulizia ordinaria dell'area attorno ai cassonetti con idropulitrice, in modo da evitare l’accumularsi di patine di sporco maleodoranti
3 - la pulizia straordinaria nei rioni della città, in maniera strutturata e più numerosa dopo la felice sperimentazione nel corso del 2018. Significa spazzatura a fondo delle strade e dei marciapiedi, lavaggio delle strade con diminuzione delle polveri e recupero di un decoro diffuso che rende meglio vivibili i quartieri
4 - i lavori per la realizzazione del nuovo Centro di Raccolta per i rifiuti ingombranti e speciali che servirà tutta l'area nord della città, al momento ancora sprovvista (nel frattempo il punto di raccolta straordinario in Piazza Azzurri d’Italia sarà mantenuto)
5 - potenziamento del personale per il “controllo ecologico", ovvero il controllo del corretto conferimento da parte dei cittadini. Il conferimento scorretto dei rifiuti infatti, insieme all’evasione della tariffa, porta inevitabilmente ad un aumento dei costi di smaltimento che si ripercuote sui cittadini “virtuosi” che gestiscono nel modo giusto il proprio rifiuto.
Inoltre vogliamo mettere tutti i cittadini nella condizione di gettare i rifiuti in modo corretto anche nei Parchi cittadini e quindi, attiveremo una sperimentazione di raccolta differenziata partendo dal Parco Iris, una delle aree verdi più frequentate in città. Sarà un esperimento importante posto che quasi nessuna città italiana adotta sistematicamente la raccolta differenziata nei propri parchi.
Alcuni dei nuovi servizi sono già stati proposti l’anno scorso in maniera sperimentale e limitata e sono stati particolarmente apprezzati dai cittadini. Dall’anno prossimo diventeranno degli appuntamenti fissi e regolari.
L’estensione del porta a porta e la costruzione di un centro di raccolta all’Arcella rappresentano degli investimenti a medio/lungo termine. In particolare il porta a porta è una modalità di raccolta di rifiuti che richiede degli investimenti iniziali di attivazione, ma che a regime è in linea con i costi di gestione della raccolta stradale. Il porta a porta però garantisce una maggiore qualità della differenziata e quindi fa risparmiare sullo smaltimento.
L’assessore ai tributi Antonio Bressa spiega gli effetti sulla tariffa di asporto dei rifiuti: “ Il piano economico finanziario si trasferisce necessariamente sulla Tari, che attraverso le bollette la società Acegas riscuote per coprire i costi. L’aumento di costo peserà comunque meno sulle utenze domestiche e sulle piccola attività economiche, grazie al sistema di parametrazione della tariffa differenziato per le diverse categorie di utenza. Abbiamo comunque un sistema di gestione dei rifiuti e dei servizi ben organizzato e questo fa sì che la Tari a Padova sarà anche nel 2019 del 30% inferiore alla media delle tariffe delle città italiane sopra i 200 mila abitanti”.