Comunicato stampa: discorso del sindaco Sergio Giordani per la celebrazione della Madonna dei Noli
"Porgo un caloroso saluto a sua eccellenza Padre Vescovo Claudio, a tutte le autorità presenti e ai nostri concittadini che rinnovano una tradizione molto sentita e partecipano sempre numerosi a questa cerimonia.
Praticamente da sempre questa giornata è un momento per ritrovarci assieme, e vivere un momento di unità di tutta la nostra comunità.
Comunità, che questa mattina è vicina al dolore delle famiglie dei ragazzi e della mamma, vittime ad Ancona di una serata di festa che si è trasformata in una incomprensibile tragedia. Un pensiero va anche a loro.
La Madonna dei Noli, secondo la tradizione, protegge le donne e gli uomini che operano al servizio di tutti i cittadini.
Voglio quindi porgere un saluto alla cooperativa Radiotaxi, eredi dei vetturini che più di due secoli fa vollero qui questa statua della Madonna e ai Vigili del Fuoco, il corpo che più incarna l’impegno verso gli altri, che con la nostra Amministrazione organizzano questa sentita giornata di festa.
Non ci poteva essere una giornata più adatta di quella di oggi per festeggiare assieme un riconoscimento davvero importante per la nostra città, quello di Capitale Europea del Volontariato 2020.
Un riconoscimento che è frutto dell’impegno delle migliaia di volontari e associazioni che operano, spesso lontano dai riflettori dei media, nella nostra città.
Molti di loro sono qui con noi oggi: non cito nessuno perché farei torto agli altri, non potendo certo ricordarvi tutti.
Ma sappiate che io, e tutta la città, vi abbracciamo e vi diciamo grazie, per il vostro impegno disinteressato a servizio della comunità e di tutti i cittadini.
Il vostro impegno nel campo sociale, sanitario, culturale e sportivo è quello che permette a Padova di essere la bella città che è, una città nella quale i rapporti umani sono ancora veri, una città dove nessuno si sente solo. Una città che è diventata laboratorio e motore a livello nazionale e ora internazionale del migliore volontariato.
Questo riconoscimento ci stimola ad una riflessione sul ruolo che ognuno di noi ha nei confronti della comunità in cui vive.
Una comunità all’interno della quale, giustamente, noi vogliamo che vengano riconosciuti e rispettati i nostri diritti, ma nei confronti della quale non dobbiamo dimenticare che abbiamo dei doveri altrettanto importanti.
Se dedicare una parte della vita al volontariato, è legittimamente una scelta che non tutti si sentono di fare, io credo che sia giunto il momento di dire qualche “io” in meno e usare più il pronome “noi”.
Ho letto recentemente su un muro della nostra città una frase apparentemente paradossale e sconclusionata che mi ha colpito: praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza senza senso.
In realtà è un invito poetico a non voler vedere attorno a noi sempre dei nemici dai quali difenderci e di non condizionare le nostre scelte solo al tornaconto personale che ne ricaviamo. A non essere anestetizzati dall’indifferenza.
Guardare gli altri in modo diverso senza indifferenza ma anche senza aggressività apre un potente canale di comunicazione che contribuisce a costruire i ponti e stabilire relazioni che possono fare la differenza tra inclusione ed esclusione sociale.
C’è bisogno, da parte di tutti, di maggiore senso civico, di maggiore attenzione al bene comune nelle piccole come nelle grandi cose.
Il bello di questa giornata dell’8 dicembre, di questa festa dedicata alla Madonna dei Noli è che oggi percepiamo qui un senso di comunità che unisce il modo religioso e quello laico, il mondo delle istituzioni a quello di tutti i cittadini.
Oggi qui assieme ci sentiamo davvero parte di una unica comunità che ha una storia, una identità condivisa.
Mi auguro che questo sentimento ci accompagni non solo oggi ma tutto l’anno, al di là delle legittime diversità di opinione sui tanti temi che in questi mesi scuotono l’opinione pubblica.
Sicurezza, immigrazione, lavoro, salute, solo per citarne alcuni, sono temi sui quali è legittimo avere anche diverse sensibilità, ma che non devono essere usati come pretesti per fomentare divisioni e contrapposizioni strumentali.
Esasperare gli animi, alzare le tensioni, avvelenare gli animi, non ha mai portato a soluzioni efficaci ed equilibrate, ma semmai le allontana.
Mi auguro quindi che lo spirito della partecipazione e della collaborazione, così radicato in questa città, e nelle sue migliaia e migliaia di volontari che la rendono migliore sia di esempio per tutti noi, e ci aiuti a essere consapevolmente partecipi della vita della nostra comunità".
Sergio Giordani