Comunicato stampa: dichiarazione del Sindaco dopo l'incontro a Roma con il premier Conte
«Al di là dei colori politici, la compattezza con cui per un mese i Sindaci di tutta Italia hanno chiesto e ottenuto un ripensamento e un impegno concreto di modifica al Governo sui milioni del Bando Periferie, che tantissimi capoluoghi avevano visto portarsi via di notte, è stata davvero importante. Dimostra come in questo Paese, se lo vogliono, le comunità locali e i territori contano ancora qualcosa e sanno farsi rispettare nell’interesse dei cittadini che rappresentano, in questo caso 20 milioni di persone.
Ho apprezzato la capacità del presidente Conte di avere l’onestà intellettuale per assumersi l’impegno davanti ai Sindaci più importanti del Paese di sanare un errore compiuto. Dire infatti “risolveremo” significa dire è giusto ripensarci e adesso troviamo una soluzione: questo sicuramente è segno di buon senso.
Io sono ottimista e non posso pensare che un premier e un viceministro della Lega tradiscano gli impegni presi pubblicamente, arrivando a indicare la via normativa e i criteri generali della soluzione raggiunta. Aspetto ora i fatti concreti, che dovranno prodursi rapidamente. Chiaro che il parere legale che mi sono fatto fare, e che spiega come quanto fatto dalle Camere sia oggetto di pesanti dubbi di legittimità, è sempre sulla mia scrivania e se agli impegni non seguono i fatti, con gli altri Sindaci procederemo in tutte le sedi a difesa dei padovani.
Il lavoro che con i nostri tecnici abbiamo fatto quest’estate, su mio impulso, è molto importante per Padova, i progetti infatti non solo sono tutti esecutivi, ma già in gara. Le gare adesso vanno avanti nel loro iter normale e questo vuol dire che risulteremo sicuramente tra i Comuni più virtuosi quanto a stato di avanzamento dell’iter amministrativo, quindi pronti ai nastri di partenza per aggiudicarci i fondi da subito. In altre parole, se Conte, Lega e 5 stelle manterranno la parola data, presto i lavori saranno assegnati e i cittadini vedranno partire i cantieri di queste opere strategiche, come è giusto che sia, come deve essere in uno stato di diritto dove i contratti si rispettano».