Comunicato stampa: martedì 28 agosto XXIII serata dei Notturni d’Arte al Planetario e al Museo della Padova Ebraica
Martedì 28 agosto doppio appuntamento dei Notturni d’Arte, al Planetario di via Cornaro 1 per scoprire il cielo medievale (spettacolo su due turni, ore 17:30 e 19:00) e alle ore 20:00 al Museo della Padova Ebraica, in via delle Piazze 26, per conoscere la storia di un eminente ebreo padovano, Giacomo Levi Civita (1846-1922), che rese possibile l'acquisizione della Cappella degli Scrovegni da parte del Comune di Padova. La serata prevede anche la proiezione di parte del film video-istallazione "Generazione va, generazione viene" e la visita guidata al Museo della Padova Ebraica.
La serata ha già registrato il tutto esaurito
Continua con altre importanti testimonianze della cultura del Trecento la rassegna prodotta dall’Assessorato alla cultura del Comune di Padova e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dalla Cassa di Risparmio del Veneto – Gruppo Intesa-Sanpaolo, che quest’anno ha come tema Padova Urbs picta, città dipinta candidata alla lista del Patrimonio dell'Umanità con lo straordinario e unico ciclo di affreschi del '300, presenti in otto edifici: Cappella degli Scrovegni, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, Palazzo della Ragione, Battistero della Cattedrale, Cappella della Reggia Carrarese, Basilica del Santo, Oratorio di San Giorgio, Oratorio di San Michele.
Nel 1300, tre secoli prima che l’invenzione del cannocchiale portasse a scoperte rivoluzionarie, il cielo era osservato, conosciuto e interpretato solo nei limiti concessi all’occhio umano, ma era protagonista della vita di chiunque. Contadini e condottieri, monaci e mercanti, nobili signori e dotti studiosi vivevano secondo il ritmo giornaliero imposto dal sorgere e dal tramontare del Sole, le settimane erano scandite dall’avvicendarsi delle fasi lunari e le stagioni erano annunciate da quelle costellazioni che annualmente tornavano a dominare la volta celeste. Il cielo era usato come orologio e calendario. I protagonisti del cielo, osservabili a occhio nudo in una notte limpida e buia, sono gli stessi oggi come nel Medioevo. Se, tuttavia, iniziassimo a fare domande agli astronomi medievali per scoprire come venivano spiegati e interpretati i meccanismi celesti, avremmo l’impressione di trovarci di fronte a un mondo completamente diverso dal nostro: un mondo in cui dominava la convinzione che il nostro pianeta fosse immobile al centro di un Universo fatto di sfere concentriche, in cui il Sole girava intorno alla Terra come anche i cinque pianeti conosciuti e così pure le stelle.
Il cielo, che sia osservato con gli occhi delle conoscenze attuali o con quelli dei filosofi aristotelici, che sia interpretato alla luce dei dogmi tolemaici o con l’ausilio del metodo scientifico, ha sempre ispirato poeti e artisti. Nel Medioevo fu protagonista delle opere di Dante e Giotto: possiamo conoscerlo anche così, cercandolo fra terzine e pareti magnificamente affrescate, a cominciare da quelle della Cappella degli Scrovegni, acquisita dal Comune di Padova nel 1880 grazie a Giacomo Levi Civita, avvocato, consigliere comunale dal 1877 e sindaco di Padova dal 1904 al 1910. Dei primi anni della sua attività in Consiglio comunale è la causa che consentì al Comune l'acquisizione della Cappella degli Scrovegni (chiamata anche dell'Annunciata). Egli sostenne, per conto della Fabbriceria degli Eremitani, la causa di rivendicazione dell'amministrazione e della custodia della Cappella, e riuscì a provare che la Cappella fin dalla sua fondazione era stata destinata al pubblico: ogni anno il 25 marzo, giorno dell'Annunciata, vi si celebrava la Messa, seguita dalla processione, e quindi, in quanto pubblico luogo di culto, non poteva essere gestita da privati.
Info:
- appuntamento al Planetario: biglietto 6 euro, prenotazione e acquisto presso il Planetario telefono 049 773677 (da lunedì a sabato dalle ore 9:00 alle 12:00 e dalle 16:30 alle 19:30);
- appuntamento al Museo della Padova Ebraica: biglietto euro 8 da acquistare la sera stessa sul posto, previa prenotazione obbligatoria al numero telefonico 049661267, email padovaebraica@coopculture.it.