Comunicato stampa: mercoledì 8 agosto, i Notturni d’Arte al Planetario per ammirare gli astri del Trecento
Mercoledì 8 agosto appuntamento dei Notturni d’Arte al Planetario di via Cornaro 1 per scoprire il cielo di Padova medievale (spettacolo su due turni, ore 19:30 e 21:00).
Al termine dello spettacolo saranno proposte delle osservazioni guidate del cielo.
La rassegna, prodotta dall’Assessorato alla cultura del Comune di Padova e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dalla Cassa di Risparmio del Veneto – Gruppo Intesa-Sanpaolo, quest’anno ha come tema Padova Urbs picta, città dipinta candidata alla lista del Patrimonio dell'Umanità con lo straordinario e unico ciclo di affreschi del '300, presenti in otto edifici: Cappella degli Scrovegni, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, Palazzo della Ragione, Battistero della Cattedrale, Cappella della Reggia Carrarese, Basilica del Santo, Oratorio di San Giorgio, Oratorio di San Michele.
Nel 1300, tre secoli prima che l’invenzione del cannocchiale portasse a scoperte rivoluzionarie, il cielo era osservato, conosciuto e interpretato solo nei limiti concessi all’occhio umano, ma era protagonista della vita di chiunque. Contadini e condottieri, monaci e mercanti, nobili signori e dotti studiosi vivevano secondo il ritmo giornaliero imposto dal sorgere e dal tramontare del Sole, le settimane erano scandite dall’avvicendarsi delle fasi lunari e le stagioni erano annunciate da quelle costellazioni che annualmente tornavano a dominare la volta celeste. Il cielo era usato come orologio e calendario. I protagonisti del cielo, osservabili a occhio nudo in una notte limpida e buia, sono gli stessi oggi come nel Medioevo. Se, tuttavia, iniziassimo a fare domande agli astronomi medievali per scoprire come venivano spiegati e interpretati i meccanismi celesti, avremmo l’impressione di trovarci di fronte a un mondo completamente diverso dal nostro: un mondo in cui dominava la convinzione che il nostro pianeta fosse immobile al centro di un Universo fatto di sfere concentriche, in cui il Sole girava intorno alla Terra come anche i cinque pianeti conosciuti e così pure le stelle.
Il cielo, che sia osservato con gli occhi delle conoscenze attuali o con quelli dei filosofi aristotelici, che sia interpretato alla luce dei dogmi tolemaici o con l’ausilio del metodo scientifico, ha sempre ispirato poeti e artisti. Nel Medioevo fu protagonista delle opere di Dante e Giotto: possiamo conoscerlo anche così, cercandolo fra terzine e pareti magnificamente affrescate.
Info: Biglietto euro 8, prenotazione e acquisto presso il Planetario telefono 049 773677 (da lunedì a sabato dalle ore 9:00 -12:00 e dalle 16:30 alle 19:30), email notturnidarte@comune.padova.it, sito padovacultura.it