Comunicato stampa: “Da giovani promesse…”: La letteratura circostante. Narrativa e poesia nell’Italia contemporanea
Per la seconda settimana di programmazione, dopo l’incontro di ieri con la napoletana Anna Marchitelli e il gruppo di lettura del Neri Pozza Book Club, la rassegna “Da giovani promesse...” dell’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova si presenta in doppia veste con due appuntamenti pomeridiani, martedì 22 maggio.
Il primo, alle 17.00, in aula Scattola di Palazzo Maldura (piazzetta Gianfranco Folena, 1), il pubblico universitario e i lettori della città incontrano Gianluigi Simonetti, docente di letteratura italiana contemporanea all’Università dell’Aquila che, in dialogo con Matteo Marchesini, presenta “La letteratura circostante. Narrativa e poesia nell’Italia contemporanea” (Il Mulino), un’attenta analisi critica della produzione libraria non saggistica del Terzo Millennio.
A seguire, alle 18.30, si torna al Centro Culturale Altinate/San Gaetano dove, in Spazio 35, Orso Tosco presenta il suo esordio da romanziere con il libro “Aspettando i Naufraghi” edito dalla romana Minimum Fax accompagnato da Veronica Tabaglio.
Gianluigi Simonetti presenta “La letteratura circostante. Narrativa e poesia nell’Italia contemporanea”
Il laboratorio di un progressivo distacco dalla tradizione del Novecento: così appare la produzione letteraria italiana degli ultimi decenni. Leggendola come riflesso di più generali trasformazioni socio-culturali in corso, Simonetti non si limita a indagare autori canonici e capolavori isolati ma interroga l’insieme di innovazioni formali, preferenze tematiche ed orientamenti strutturali di un ampio campione di opere.
Al di là di gerarchie consolidate e confini di genere, lo studio della grande letteratura si combina con l’interesse critico per quella produzione mediocre e media, sempre più diffusa, il cui principale obiettivo non è conoscere ma evadere. Una mappa del nostro campo letterario, una storia delle forme, un’interpretazione complessiva dei molti modi in cui si scrive oggi.
Gianluigi Simonetti insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università dell’Aquila. Ha scritto saggi e interventi sulla poesia e sul romanzo italiano attuale. È autore fra l’altro di “Dopo Montale. Le “Occasioni” e la poesia italiana del Novecento” (2002).
Matteo Marchesini ha gestito una piccola libreria e dal 1998 al 2010 ha collaborato a un annuario di poesia curato insieme a G. Manacorda e P. Febbraro. Già autore di libri per ragazzi, tra le sue pubblicazioni si ricordano: un libro di racconti intitolato “Le donne spariscono in silenzio” (2005), il ritratto-guida “Perdersi a Bologna” (2006), le poesie di “Marcia nuziale” (2009), le satire di “Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi” (2010), i saggi letterari “Soli e civili” (2012) e “Da Pascoli a Busi. Letterati e letteratura in Italia” (2014). Del 2013 è il suo primo romanzo “Atti mancanti“, candidato al Premio Strega dello stesso anno. Tre parabole degli anni Zero” (Bompiani, 2017) è il suo ultimo libro. Collabora, tra l’altro, con Radio Radicale, Il Foglio e Il Sole 24 Ore.
Orso Tosco presenta “Aspettando i naufraghi”
Tra i partecipanti a una festa sfrenata che si conclude con un suicidio collettivo, Massimo è l’unico a non premere il grilletto. Eppure la fine è vicina, per tutti. La guerra incombe, e i Naufraghi stanno arrivando. In pochi mesi, quello che inizialmente sembrava soltanto un gruppetto di invasati è cresciuto in modo inarrestabile, tanto da sovvertire l’intero ordine globale. L’unica caratteristica che lega i suoi componenti è l’abbandono di ogni comunicazione verbale. I Naufraghi si esprimono mediante le loro azioni, azioni che sono violente, distruttive, definitive.
Per uccidersi o farsi ammazzare, un posto vale l’altro, Massimo lo sa bene. Ma all’ultimo momento decide di trascorrere il poco tempo che gli rimane con Piero, suo padre, confinato all’Hospice San Giuda, un sanatorio incastonato tra le valli di un entroterra che somiglia molto a quello ligure. Massimo non è mai riuscito ad accettare la malattia del padre, ma ora, sentendosi ugualmente spacciato, è lui ad avere bisogno della sua presenza. Un analogo cambio di prospettiva consentirà anche agli altri abitanti dell’Hospice di resistere al peso della disperazione. Che si tratti del Dottor Malandra, timido chirurgo morfinomane; di Guido, infermiere, alcolista, ultras; di Olga, suora in lotta contro la felicità e contro il proprio passato, tutti comprenderanno l’ultima, possibile verità: che ci può essere speranza senza speranza.
Con uno stile potente e attraverso continui sconfinamenti nel fantastico, Orso Tosco riesce a darci una rappresentazione quanto mai reale delle motivazioni segrete che ci spingono a vivere, fino all’ultimo respiro. E, forse, persino dopo.
Orso Tosco (1982) è scrittore e sceneggiatore. Ha pubblicato racconti in Watt e in altre riviste. “Aspettando i Naufraghi” è il suo primo romanzo.
Veronica Tabaglio (1989) è dottoressa di ricerca in Italianistica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Per la tesi di dottorato si è occupata dell’edizione commentata dei quaderni inediti di Giorgio Vigolo e ha da poco portato a termine un assegno di ricerca su archetipi e mitologemi della narrativa italiana contemporanea sul lavoro. Le sue pubblicazioni scientifiche riguardano: Luigi Pirandello, Giorgio Vigolo, Beppe Fenoglio, Dino Buzzati. Ha collaborato al quotidiano La Cronaca di Piacenza e alla rivista mensile Venezia Musica e dintorni della Fondazione di Venezia.
La rassegna “Da giovani promesse...”
Giunta alla settima edizione, dal 16 maggio al 1 giugno, “Da giovani promesse...” torna a parlare di scritture. Nata nel 2018, il suo titolo “Da giovani promesse…” parafrasa l’affermazione del critico Alberto Arbasino che descrive l’evoluzione della carriera di uno scrittore che, nato come giovane promessa, spesso attraversa la fase del “solito stronzo” per poi diventare un venerato maestro.
Presentazioni letterarie, incontri di approfondimento, workshop e gruppi di lettura, senza dimenticare gli appuntamenti rivolti alle scuole: il festival nasce con l’intenzione di coinvolgere un pubblico eterogeneo e rendere protagonisti i giovani e i loro talenti.
I moderatori sono giovani professionisti dell’editoria, critici o scrittori a loro volta, e studiosi dell’Università, che portano il proprio contributo in un confronto “alla pari” con gli autori, coinvolgendo il pubblico in un dibattito sulle forme del racconto e sulla giovane narrativa italiana e internazionale.