Comunicato stampa: Padova Design Discrict, al via le inziative
La presentazione del "Unosetteseidue" di Fabrizio Magani (Scripta edizioni, Verona - 2017), alla presenza del vicesindaco Arturo Lorenzoni, ha aperto giovedì 10 maggio il calendario di eventi promossi e gestiti dall'associazione Padova Design District in piazza De Gasperi.
Padova Design District è un’iniziativa promossa da residenti, professionisti e appassionati nella zona di piazza De Gasperi per veicolare in questa parte della città la forza creativa di giovani artisti, la capacità relazionale di iniziative di alto profilo culturale, la spinta rigenerativa di un’area che si vuole bella, sotto la spinta sapiente e raffinata dell’architetto Andrea Burroni, anima del distretto.
«Non poteva esserci occasione migliore per inaugurare un’attività culturale come questa – spiega Lorenzoni – che rappresenta un esempio fulgido di come Padova possa dare risposte efficaci al tentativo di lasciarsi andare alla diffidenza e alla paura. L’amministrazione comunale plaude a questo gruppo di persone che sta mostrando amore per la città e grande capacità propositiva, pronta a sostenere ogni attività che sappia dare evidenza alla vitalità delle persone e delle loro relazioni, convinta che la migliore risposta a chi vuole una città intimorita e chiusa nella difesa di se stessa sia proprio la constatazione che vi sono attività capaci di attrarre una buona frequentazione e di costruire su relazioni di alto profilo».
Fabrizio Magani, formatosi come storico dell'arte nelle Università di Padova e Venezia, ha svolto vari incarichi presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, oltre a dedicarsi all'insegnamento specialistico nei campi della Museologia, del Collezionismo e della Storia del Restauro. Autore di numerose pubblicazioni, in "Unosetteseidue" racconta le vicende di diversi personaggi, da Carlo Lodoli ad Angelo Querini, da Carlo Goldoni a Gasparo Gozzi, da Giacomo Casanova a Giambattista Tiepolo, tutti colti nell'arco di un anno, appunto il 1762. La presentazione ha visto l'introduzione della storica e critica Giulia Zandonadi e si è svolta nel dialogo con il designer Andrea Burroni, in una riflessione sul significato dell'arte e della cultura in quanto necessità primaria che dal passato si rivolge al futuro, nel fermento che il Padova Design District ha dimostrato di avere.
Il libro è strutturato in una serie di interventi realizzati dall'autore in diversi anni, dal 1995 al 2011, che sono stati poi "ricuciti" insieme alla maniera dei rapsodi dall'antica Grecia, che cantavano la memoria collettiva: ciascun capitolo reca come titolo alcuni versi della canzone "Venezia" di Francesco Guccini, che ne definiscono il ritmo e le suggestioni, in questo peregrinare dei personaggi tra Venezia e Verona - città care all'autore - con alcuni orizzonti europei. Il racconto scivola nelle vite quotidiane di grandi personaggi del passato, filtrate attraverso i riferimenti ad opere d'arte e ad immagini che dialogano tra finzione e realtà.