Comunicato stampa: continua l’azione di controllo dell’amministrazione nei riguardi dei lavori di Open Fiber
Le modalità di ripristino delle strade da parte di Oper Fiber dopo la posa della fibra ottica sono assolutamente scandalose e inaccettabili.
L’amministrazione fin dal suo insediamento, la scorsa estate ha rilevato, e contestato ad Open Fiber, ripristini eseguiti in modo raffazzonato e superficiale e nelle scorse settimane, di fronte al ripetersi di questi episodi, ha nominato un “collaudatore in corso d’opera”, un professionista cioè che controlli la qualità degli interventi eseguiti in tempo reale e non a fine lavori come di prassi, per poter contestare subito le irregolarità e obbligare ad una corretta esecuzione.
“Una misura eccezionale che ci siamo trovati costretti ad utilizzare perché ormai i fatti evidenziano come sono venute meno le condizioni di fiducia- sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Andrea Micalizzi- Altro che atto concordato, si tratta di una misura estrema e necessaria per la situazione oramai inaccettabile visto che gli impegni di Open Fiber a lavorare meglio si sono rivelate promesse al vento”.
L’ultimo episodio, che questa volta riguarda addirittura una strada del centro storico, via Patriarcato a due passi da piazza dei Signori, è emblematico della superficialità con cui vengono eseguiti i lavori. Via Patriarcato ha una pavimentazione storica in acciottolato: ebbene Open Fiber dopo aver eseguito i lavori di posa ha chiuso gli scavi con degli incredibili rattoppi in asfalto. Un vero e proprio sfregio alla bellezza del nostro centro storico.
L’assessore ai lavori pubblici Andrea Micalizzi ha provveduto immediatamente attraverso i propri tecnici a contestare a Open Fibra i lavori in via Patriarcato e ha imposto l’immediato ripristino dell’acciottolato. Cosa che l’impresa ha iniziato a fare oggi.
L’assessore Micalizzi che ieri mattina ha compiuto un sopralluogo nella via commenta: “E’ inaccettabile, l’approssimazione e la superficialità con cui Open Fiber esegue i lavori di ripristino dopo gli scavi. Quanto è avvenuto in via Patriarcato dimostra l’assoluto disinteresse per la città e anche una scarsa consapevolezza del pregio dei luoghi in cui si trovano ad operare. Massacrare con l’asfalto, il nostro acciotolato storico, è uno sfregio che non possiamo tollerare. Ringrazio il residente di Via Patriarcato che, scandalizzato, ha scattato delle foto e le ha fatte pubblicare sui giornali.
Ho imposto alla società l’immediato ripristino, ovviamente a sue spese, della pavimentazione originaria. Le strade di Padova sono di tutti i cittadini e non è accettabile che l’inaffidabilità di Open Fibra faccia danni simili. Ogni anno fatichiamo molto per manutentore e tenerle in buono stato, un impegno che ci costa soldi e sono soldi dei padovani. E’ una situazione intollerabile: altre aziende impegnate in lavori simili non stanno creando nessun problema con i loro cantieri. Attenzione: siamo convinti che la fibra ottica sia un’opportunità importantissima per la città di Padova, ma pretendiamo che all’eccellenza tecnologica che accogliamo a braccia aperte, corrisponda anche ad un’eccellenza nell’esecuzione dei lavori”.