Comunicato stampa: Padova sperimenta il bike sharing a flusso libero
Sono state definite dall’Amministrazione le caratteristiche che dovranno avere le biciclette in condivisione, prive di stalli, che presteranno servizio in città affiancandosi alle “bici rosse” già presenti per dare ulteriore impulso all’uso delle due ruote e alla mobilità sostenibile e condivisa.
Fra gli obiettivi del Comune di Padova vi è l’idea di una nuova mobilità di ampio respiro, articolata in più interventi comprendenti tutte le modalità di trasporto che, integrandosi, vanno a coesistere e completarsi permettendo più sicurezza, qualità urbana e qualità di vita dei cittadini. Nell’ottica di ampliare la rete dei trasporti sostenibili in città per incentivare l’utilizzo di bici condivise, si intende estendere e diffondere il servizio di bike sharing investendo su tecnologie più moderne ed economiche, anche per migliorare la qualità dell’aria.
Dal 3 marzo 2018, le aziende interessate a fare ‘bike sharing free floating’ a Padova possono partecipare all'avviso pubblico del Comune, dando il via alla sperimentazione di due anni.
Il servizio dovrà essere assicurato continuativamente per tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24 e dovrà essere garantito per tutto il periodo di sperimentazione, su tutto il territorio comunale. Il servizio dovrà essere disponibile sul territorio secondo lo schema a flusso libero, con distribuzione libera dei veicoli ed utilizzo secondo le modalità “one way” (ovvero la possibilità di rilasciare la bicicletta in un punto diverso da quello di prelievo).
Con il sistema bike sharing a flusso libero le biciclette non sono posizionate in stazioni fisse, ma sono distribuite liberamente sul territorio. È quindi possibile noleggiare una bicicletta per muoversi senza vincoli, grazie a una applicazione per smartphone che consente di localizzare i mezzi, di sbloccarli e di effettuare il pagamento per il tempo di utilizzo.
«La nostra città ha caratteristiche tali che rendono la bicicletta un mezzo di spostamento privilegiato – sottolinea il Vicesindaco e Assessore alla mobilità – In questi mesi abbiamo studiato attentamente le caratteristiche principali di molti sistemi a flusso libero, anche per evitare alcune problematiche che si sono evidenziati nei primi esperimenti italiani. Già oggi molti padovani utilizzano ogni giorno la bicicletta per gli spostamenti per motivi di studio o per lavoro: siamo convinti che una capillare diffusione di biciclette condivise in città possa rendere la due ruote sempre più il mezzo di trasporto preferito in città».
Attualmente a Padova è presente un servizio basato su stazioni dal luglio 2013. Con un parco bici di 65 e-bike e 200 biciclette tradizionali, l’attuale sistema conta su circa duemila abbonati con 200 mila prese all’anno. Il sistema “station based” continuerà anche con l’implementazione di nuove stazioni.
Parallelamente sarà dato spazio ai servizi free floating. Una commissione tecnica valuterà le proposte delle aziende di settore per verificarne l’ottemperanza ai requisiti previsti. Oltre alle caratteristiche tecniche di biciclette e applicazioni, la delibera prevede delle aree di pregio architettonico dove la sosta delle biciclette non sarà consentita. I gestori dovranno provvedere anche alla ridistribuzione delle biciclette. Il servizio sarà senza oneri per il Comune.
«Il bike sharing si può integrare in maniera efficace con il trasporto pubblico e i parcheggi scambiatori – conclude il Vicesindaco – Può essere una soluzione per le problematiche di mobilità in occasione dei grandi eventi e andare incontro alle esigenze dei turisti che arrivano in città. Si tratta di un elemento importante per modernizzare la mobilità cittadina e già in primavera avremo una nuova flotta di biciclette per tutti».