Comunicato stampa: Andrei Kurkov e André Aciman ospiti di Progetto giovani e Fiera delle Parole
Prosegue la collaborazione tra Progetto Giovani del Comune di Padova e la Fiera delle Parole nel mese di novembre, con la presentazione di due ospiti internazionali che incontrano il pubblico dei lettori padovani il 6 e l’8 novembre: l’ucraino Andrei Kurkov nello Spazio 35, al piano terra del Centro Culturale Altinate San Gaetano e l’americano André Aciman in Sala Paladin di Palazzo Moroni.
Un’occasione unica per continuare il dialogo tra letteratura e attualità negli spazi aperti alla cittadinanza.
ANDREI KURKOV PRESENTA “PICNIC SUL GHIACCIO”
Lunedì 6 novembre alle 18.30, presso lo Spazio 35, al piano terra del Centro Culturale Altinate San Gaetano.
Andrei Kurkov è nato il 23 aprile 1961 in un paese dell’area di Leningrado. Nel 1983 si è laureato all’Accademia pedagogica di lingue straniere di Kiev, dove vive tuttora. Scrive in russo. Kurkov ha un hobby molto particolare: collezionare cactus. Ha lavorato come giornalista, ha prestato servizio militare a Odessa. Si occupa di cinema, sceneggiature e libri. È autore di numerosi romanzi e di quattro volumi per bambini tradotti in decine di lingue. Per Keller editore ha pubblicato un importante reportage, Diari ucraini, e il romanzo “Il vero controllore del popolo”.
Tradotto in dieci lingue, e best seller in Germania e in Francia, Picnic sul ghiaccio è ambientato successivamente alla caduta dell’Unione Sovietica. Viktor già da un po’ ha perso la sua ultima fidanzata e non sa come guadagnarsi da vivere. È uno scrittore senza editore con nient’altro che un certo talento per la lingua e un cassetto pieno di manoscritti incompiuti. Al suo fianco c’è solo Miša, un pinguino preso allo zoo cittadino, rimasto senza fondi, che però è un’altra bocca da sfamare. E in più adesso a Kiev – in mano alla mafia e ai nuovi ricchi – conta solo il denaro e il fiuto per gli affari.
Un giorno Viktor riceve la proposta che gli può cambiare la vita: un lavoro ben pagato presso un grande giornale per scrivere “coccodrilli”, ossia necrologi su personaggi famosi non ancora deceduti. Non è il massimo, certo, ma si tratta pur sempre di scrivere e soprattutto di portare finalmente a casa uno stipendio. Quando però comincia con i primi “coccodrilli” si accorge che, uno dopo l’altro, i personaggi di cui si occupa muoiono in circostanze misteriose e ben presto è lui a ritrovarsi immischiato in un pericoloso complotto tra criminali, servizi di sicurezza. Un thriller fantasmagorico nel solco della grande tradizione letteraria russa.
ANDRÉ ACIMAN PRESENTA “VARIAZIONI SU UN TEMA ORIGINALE”
Mercoledì 8 novembre alle 18.30, nella Sala Paladin di Palazzo Moroni.
André Aciman insegna letteratura comparata alla City University di New York e vive con la famiglia a Manhattan. Specialista di letteratura inglese, francese e italiana del XVI e XVII secolo, è particolarmente interessato alla teoria del romanzo psicologico attraverso confini e epoche. I suoi temi di ricerca sono l’opera di Marcel Proust e la letteratura della memoria e dell’esilio. È direttore del The Writers’ Institute at The Graduate Center. Dopo “Chiamami col tuo nome”, romanzo che ha segnato il suo esordio ed è diventato un film nel 2017 per la regia di Luca Guadagnino, Guanda ha pubblicato “Notti bianche”, “Harvard Square”, il memoir “Ultima notte ad Alessandria” e la raccolta di saggi “Città d’ombra”. Come autore e curatore ha pubblicato anche “The Proust Project and Letters of Transit”, ancora inedito in Italia.
“Variazioni su un tema originale” presenta cinque variazioni sul tema dell’amore, cinque momenti che ricostruiscono strato dopo strato la fluida, fluttuante natura erotica di Paul attraverso la precisione lirica e a tratti cruda della sua stessa voce. È un Paul che ricorda, quello che troviamo nel capitolo di apertura: un giovane adulto che torna sull’isola italiana delle sue vacanze scolastiche non solo per occuparsi della casa di famiglia distrutta dal fuoco, ma per ripercorrere i luoghi di un incendio tutto interiore, quello del primo, divorante turbamento dei sensi cui allora non sapeva dare un nome e cui ora forse nemmeno vuole darlo. Di Nanni, oggetto del desiderio, in paese nessuno sa più nulla, ma l’agonia di quella passione ormai lontana ha lasciato il segno e troverà echi nelle passioni della sua vita di adulto, nell’amore per Maud, per Manfred, per Chloe, per una giovane scrittrice. Ogni volta Paul cadrà nelle trappole del desiderio e se ne creerà di nuove, si abbandonerà alla violenza del rimpianto per poi riprendere a inseguire il «vino della vita», a inseguire se stesso.