Comunicato stampa: Commento del Vicensindaco sulla giornata di domenica 15 ottobre
Domenica 15 ottobre Padova ha vissuto la sua domenica senza auto. Una giornata di sole quasi estivo, in cui moltissime persone hanno partecipato alle numerose iniziative proposte in città.
Noi vediamo la parte piena del bicchiere, certo e non nascondiamo che vi sia chi possa aver avuto dei disagi. Con loro ci scusiamo, ma rimaniamo convinti del valore di incominciare a riflettere sui costi sociali della mobilità a Padova.
Le motivazioni che spingono per azioni anche forti sono legate all'emergenza che rappresentano gli sforamenti ripetuti del tetto massimo di 50 microgrammi per metro cubi di polveri sottili. A seguito dell’accordo del bacino padano firmato quest’estate dal Ministero dell’Ambiente con le regioni del Nord Italia, anche Padova è costretta ad agire in emergenza dopo quattro giorni consecutivi di superamento del limite.
Le nuove condizioni di tutela della qualità dell’aria, condivisibili vista la gravità della minaccia per la salute di tutti, impongono l’adozione di misure strutturali di contenimento delle fonti di polveri sottili, non solo di misure d’emergenza, che non eliminano le sorgenti di emissione, ma le controllano solo temporaneamente.
Per questo siamo convinti del valore delle politiche che aiutano a cambiare la cultura della mobilità urbana, rendendo tutti consapevoli della necessità di uno sforzo individuale.
Non si vuole imporre nulla, si vuole condividere un percorso difficile per tutti.
Domenica 15 ottobre il traffico privato è stato ridotto del 40%, un risultato di cui i padovani possono andare fieri e di cui sono loro grato. Perchè nonostante ciò Padova era piena di attività, nel centro storico ed in molti quartieri. Il Salone era affollatissimo, l’evento organizzato da Confesercenti alla Sacra Famiglia ha visto una grande partecipazione, nei parchi, nelle piazze e nei quartieri sono state numerose e diverse le attività che hanno coinvolto un gran numero di padovani. Il servizio di trasporto pubblico ha lavorato a pieno regime, trasportando oltre 42 mila persone, dimostrando così che la città può essere accessibile anche senza le auto private.
I controlli da parte della Polizia Locale sono stati volutamente morbidi, perché l’ambizione non è quella di imporre il cambiamento, ma di stimolare comportamenti virtuosi. Molti cittadini hanno fatto la scelta personale di lasciare per un giorno a casa l’automobile privata, rispettando così l’ordinanza. Noi li ringraziamo. Queste persone con il loro comportamento hanno contribuito a portare un beneficio a sé stessi e a tutta la città. Auspichiamo che in futuro saranno sempre di più di padovani che decideranno di muoversi in maniera “dolce”.
Il cammino è lungo, ma Padova ha imboccato la strada verso una mobilità sostenibile.