Chiesa e Complesso San Francesco
indirizzo: via San Francesco - Padova
siti utili: Convento frati minori Veneto e Friuli Venezia Giulia, Salvalarte.legambientepadova.it e Museo della Medicina
nei pressi: Oratorio di Santa Margherita, Porta Pontecorvo
GALLERIA FOTOGRAFICA CHIESE DI PADOVA
La Chiesa di San Francesco
Iniziata nel 1416, modificata ed ampliata nella prima metà del secolo XVI, appartenente alla comunità francescana, fu soppressa nel 1810 e solo nel 1914 fu restituita ai frati.
Il muro esterno della chiesa, in cotto, presenta una cornice ed archetti pensili e l'ampio porticato ad archi acuti è con tutta probabilità, sempre dello stesso periodo, come il bel portale in cotto sotto il portico a destra.
Nelle lunette sul muro, sotto il portico, sono a malapena visibili tracce d'affreschi dello Squarcione, artista padovano maestro del Mantenga, che vi aveva affrescato, con terra verde, i fatti della vita del Santo, anche in alcune parti del chiostro.
Al tempo dell'Algarotti gli affreschi erano ancora visibili ed egli racconta che i frati tennero
un'assemblea per decidere di coprirli di calce.
L'interno è a tre navate, ampie, con volte a crociera, separate fra loro da colonne e pilastri alternati. Sopra la porta d'ingresso della navata di destra è posto il sarcofago con busto dello scrittore fiorentino Bartolomeo Cavalcanti, esule a Padova ove morì nel 1562.
All'interno, numerose sono le opere artistiche di rilievo, vi lavorarono tra gli altri: Bartolomeo Bellano e Andrea Briosco, discepoli di Donatello, Paolo Veronese, Pietro Damini, Alessandro Varotari, detto il Padovanino, e Domenico Campagnola fino ad arrivare ai tempi nostri con le molteplici opere dello scultore padovano Luigi Strazzabosco, attivo anche a Palazzo Zabarella.
Santa Maria della Carità
Per la porta, recante il numero civico 63, si accede al Capitolo di Santa Maria della Carità (dal sito salvalarte.legambientepadova.it), confraternita dedita all'assistenza dei malati poveri e alla gestione di lasciti e opere di beneficenza.
Edificio del 1420, costruito su un precedente del XII secolo, semplice nella costruzione della facciata ci sorprende, al piano superiore nella sala del capitolo, con il suo soffitto a cassettoni e con gli affreschi lungo le pareti narranti episodi della vita di Maria, del pittore veronese Dario Varotari, non estraneo agli influssi del Tintoretto.
L'Ospedale San Francesco
Accanto alla Chiesa vi era l'ingresso all'Ospedale di S. Francesco, che si univa con i suoi undici archi acuti del portico ai ventisei archi della Chiesa e del Convento francescano.
Iniziato nel 1414, l'ospedale, funzionò sino al 1798 e nel 1543 vi fu istituita una clinica medica per gli studenti di medicina prima nel suo genere.
Attualmente l'ospedale è sede del Museo di storia della Medicina (www.musme.it)