Lazar Manojlovic
Biografia
Lazar Manojlović è nato a Velika Obarska, vicino a Bijeljina, in Bosnia-Erzegovina, nel 1934 e si è diplomato in lingua serbo-croata e in letteratura jugoslava alla Scuola Superiore di Pedagogia di Tuzla.
Ha lavorato prima come insegnante e poi come dirigente scolastico.
Come preside della scuola “Radojka Lakić” di Bijeljina, si è opposto alla pulizia etnica messa in atto dalle autorità governative serbo-bosniache rifiutandosi di consegnare la lista dei ragazzi che dovevano essere espulsi dalla scuola solo perché non serbi.
Il suo impegno civile lo portò in un continuo crescendo a sfidare le autorità governative. Con la collaborazione di alcuni amici, riuscì a liberare quattro persone rinchiuse nel campo di concentramento di Batković, vicino a Bijeljina, nel quale sono stati torturati e uccisi moltissimi musulmani e croati.
Tra queste c’era Fahira Hadžić, di etnia musulmana.
Espulso dalla scuola sotto la minaccia delle armi, rimase senza lavoro, senza stipendio, scomunicato anche dalla chiesa ortodossa filoserba.
Ma il potere non riuscì a piegare il suo spirito fiero, e il professor Manojlović, rispondendo solo alla sua coscienza, proseguì la lotta come giornalista indipendente, attaccando pubblicamente Radovan Karadžić.
Nel 2008 gli è stato conferito il premio “Duško Kondor” al Coraggio Civile, promosso dall’organizzazione GARIWO Sarajevo.
È stato inserito nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova nel 2008 e nel 2015 anche nel Bosco dei Giusti di Solaro (MI).
Lazar Manojlović è venuto a mancare il 3 marzo 2016.