Dragan Andric
Biografia
Dragan Andrić nacque l’11 marzo del 1956 a Konjic in Bosnia Erzegovina. Poeta, musicista e professore, fondò il centro culturale di Konjic e sempre nella sua città assunse, prima della guerra, il ruolo di dirigente del servizio di sicurezza nazionale. Strenuo oppositore, lui serbo-bosniaco, della politica sciovinista propagandata dai partiti nazionalisti, si batté incessantemente per la salvaguardia dei diritti civili dei cittadini bosniaci.
Allo scoppio della guerra in Bosnia mise la sua grande umanità e il suo coraggio al servizio della salvezza dei perseguitati. Per mesi, tra mille pericoli, si infiltrò nel territorio nemico alla ricerca dei civili dispersi e indifesi, profughi nel loro stesso paese ed esposti a brutalità e massacri per la loro appartenenza etnica e religiosa, riuscendo a salvare molte persone in procinto di essere sterminate. Tra loro Zehra Gozo, una donna musulmana, assieme a suo fratello Muharem e alla loro madre, che devono tutti la vita all’azione di Dragan Andrić. Convinto assertore della necessità di difendere la multietnicità della Bosnia, Andrić si scontrò con i politici nazionalisti al potere, che lo ostacolarono in ogni modo, ma non riuscirono a distoglierlo dalla sua missione.
Dopo la guerra fu nominato segretario del tribunale civile di Konjic e poi ispettore del servizio di sicurezza nazionale a Sarajevo. In questo incarico proseguì la sua lotta per inchiodare alle loro gravissime responsabilità i criminali di guerra Karadžić e Mladić e gli altri capi della criminalità organizzata in Bosnia ed Erzegovina.
È morto nell’aprile del 2004 a Sarajevo per un’emorragia cerebrale. Ha lasciato la moglie Mirjana e due figli, Srđan e Saša.
Nel 2008 gli è stato conferito a Sarajevo il premio “Duško Kondor” al Coraggio Civile, promosso da GARIWO Sarajevo. Nel 2009 è stato inserito nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova.
A Dragan Andrić è stata dedicata una pianta nel Giardino dei Giusti di Padova.