Canone unico patrimoniale
Il canone unico patrimoniale (Cup) si applica a:
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occupazione, anche abusiva, delle aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile del Comune di Padova, compresi gli spazi soprastanti o sottostanti il suolo pubblico e le aree private gravate da servitù di pubblico passaggio.
Sono comprese, ai fini dell’applicazione del canone, i tratti di strade statali, regionali o provinciali situati all’interno del centro abitato (l’articolo 2, comma 7, del decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285 e s.m.i.); -
diffusione, anche abusiva, di messaggi pubblicitari mediante impianti installati su aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile del Comune di Padova, su beni privati nel caso siano siano visibili da luogo pubblico o aperto al pubblico del territorio comunale, ovvero all'esterno di veicoli adibiti a uso pubblico o a uso privato;
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occupazione, anche abusiva, delle aree destinate a mercati come definiti dalla Legge Regionale n. 10 del 06/04/2001 "Nuove norme in materia di commercio su aree pubbliche" e dal Piano per il commercio su aree pubbliche, approvato con deliberazione di C.C. nr. 73 del 16/12/2013 e ss.mm.ii.
Per le occupazioni mercatali temporanee, il canone comprende anche la tariffa per il servizio di asporto rifiuti (Tari).
Il canone è dovuto:
- dal titolare della concessione di occupazione di suolo pubblico.
Nel caso di una pluralità di occupanti di fatto, sono tutti tenuti al pagamento del canone; - dal titolare dell’autorizzazione pubblicitaria/dichiarante (se previsto).
Il canone è dovuto sia dal proprietario del mezzo che dal soggetto pubblicizzato.
In caso di occupazione o esposizione abusiva il canone è dovuto da colui che effettua l'occupazione o la diffusione dei messaggi pubblicitari abusivamente e dal soggetto pubblicizzato.
Il canone è indivisibile e il versamento viene effettuato indifferentemente da uno dei contitolari.
È necessario richiedere ed ottenere la concessione per l’occupazione di suolo e/o l’autorizzazione/dichiarazione per l’esposizione pubblicitaria anche per le fattispecie esenti dal pagamento del canone.
CONCESSIONE DI OCCUPAZIONE DI SUOLO
L'occupazione di aree e spazi pubblici deve essere richiesta ai settori competenti per la specifica materia - approfondimento
PUBBLICITÀ
- Pubblicità dentro le mura cinquecentesche
- Pubblicità fuori le mura cinquecentesche
- Impianti pubblicitari per affissioni dirette conto terzi
- Dichiarazione temporanea per saldi, cartelli vendesi/affittasi, cartelli cantieri, striscioni/stendardi, stazioni carburanti
- Pubbliche affissioni
- Pubblicità su automezzi, volantinaggio e altre tipologie
Il canone deve essere pagato al momento del rilascio dell’atto di autorizzazione, concessione e dichiarazione, nei casi previsti.
Per le annualità successive a quella del rilascio della concessione, autorizzazione o dichiarazione, il canone, calcolato dall’ufficio Canone Unico Patrimoniale del Settore Tributi e Riscossione, è trasmesso telematicamente al contribuente.
Per le occupazioni di suolo pubblico e per le esposizioni pubblicitarie permanenti, il pagamento deve essere effettuato in unica soluzione entro il 30 aprile di ciascun anno.
Per importi superiori a Euro 500 il pagamento del canone può essere effettuato o in un’unica soluzione al 30 aprile o in 3 rate di eguale importo, con scadenza al 30 aprile, 31 luglio, 31 ottobre.
ATTENZIONE: per l’anno 2023 la rata del Canone unico patrimoniale, in scadenza il 30 aprile (domenica), è posticipata a martedì 2 maggio.
Per importi superiori ad euro 500,00 il pagamento può essere effettuato in tre rate di uguale importo, con scadenza in data 02/05/2023; 31/07/2023 e 31/10/2023.
Per le occupazioni di suolo pubblico e per le esposizioni pubblicitarie temporanee di durata inferiore all’anno solare, il pagamento del canone deve essere effettuato in un’unica soluzione contestualmente al rilascio dell’atto di concessione, di autorizzazione e dichiarazione nei casi previsti.
Si prega di porre attenzione alla data di scadenza indicata nell’avviso di pagamento inviato dall'Ufficio, poiché costituisce termine perentorio per poter pagare tramite PagoPA/Mypay.
I contribuenti che, entro la scadenza, non hanno pagato il canone o che hanno effettuato un parziale o tardivo versamento, possono regolarizzare spontaneamente la loro posizione (si veda paragrafo successivo "Regolarizzazione spontanea").
Ai fini dell’applicazione del canone, le strade del Comune di Padova sono state classificate in quattro categorie, secondo l’elenco contenuto nell’allegato A del Regolamento Cup.
Le tariffe per l’anno 2023 sono consultabili negli allegati presenti nella sezione "Documenti", a destra di questa pagina.
Le tariffe si distinguono in:
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tariffa giornaliera per le occupazioni/esposizioni pubblicitarie temporanee.
Per occupazioni/esposizioni temporanee si intendono quelle aventi durata inferiore all'anno solare; -
tariffa annuale per le occupazioni/esposizioni pubblicitarie permanenti.
Per occupazioni permanenti si intendono quelle effettuate 24 ore su 24 e aventi durata pari o superiore ad un anno solare.
Per esposizioni pubblicitarie permanenti si intendono le esposizioni di mezzi pubblicitari (es. insegne, vetrofanie, targhe e simili relative ad attività imprenditoriali, commerciali, artistiche e professionali) aventi durata pari o superiore ad un anno solare.
Le tariffe Cup relative alle annualità precedenti sono consultabili in Archivio tariffe Cup.
OCCUPAZIONI DI SUOLO ED ESPOSIZIONI PUBBLICITARIE PERMANENTI
Il canone è calcolato moltiplicando la tariffa annuale per la superficie occupata espressa in mq.
Il canone è dovuto per ogni anno o frazione di anno solare per cui si protrae l’occupazione o l’esposizione pubblicitaria.
Per le occupazioni/esposizioni permanenti aventi inizio/termine nel corso dell’anno l’importo del canone è ridotto proporzionalmente in ragione del periodo di effettiva occupazione/esposizione.
OCCUPAZIONI DI SUOLO ED ESPOSIZIONI PUBBLICITARIE TEMPORANEE
Il canone è calcolato moltiplicando la tariffa giornaliera, per la superficie occupata espressa in mq e per il numero di giorni di occupazione/esposizione.
Per le occupazioni di suolo pubblico/esposizioni pubblicitarie relative a manifestazioni concesse/autorizzate dai Settori competenti, l'importo del canone unico patrimoniale (Cup), comprensivo sia della quota per l’occupazione di suolo pubblico, sia della quota per l’esposizione dei mezzi pubblicitari, se dovuto, è calcolato dal Settore Tributi e Riscossioni, in base agli elementi forniti dal Settore competente al rilascio della concessione/autorizzazione.
OCCUPAZIONI PERMANENTI E TEMPORANEE CON TAVOLI E SEDIE
A questa tipologia di occupazioni si applicano, se dovute, le riduzioni e gli incrementi previsti dall’art 25 del Regolamento del Cup.
OCCUPAZIONI DI SUOLO PER REALIZZAZIONE CAPPOTTI TERMICI O RIVESTIMENTI
Al fine di incentivare queste tipologie di opere (purché non vi siano interventi dal punto di vista edilizio), finalizzate al risparmio energetico, le occupazioni di suolo pubblico per realizzare cappotti termici o rivestimenti della profondità massima di 12 cm, degli edifici a confine con un terreno di proprietà comunale (adibito a strada, area verde pubblico, ecc...), sono autorizzate con un contratto di concessione temporanea di 9 anni, rinnovabile prima della scadenza, su istanza degli interessati.
L’interessato deve presentare una tavola progettuale, in scala adeguata, nella quale siano indicate e leggibili le dimensioni dell’occupazione precisando la lunghezza, la larghezza e la relativa superficie.
L’istanza di occupazione e la relativa documentazione devono essere essere trasmesse, unitamente all’istanza edilizia, tramite il portale Impresainungiorno.gov.it.
Il canone è determinato in 5 euro/mq all’anno per tutto il territorio comunale, da pagare anticipatamente in un’unica soluzione, per tutta la durata della concessione.
Non danno luogo ad occupazione e non è necessaria la relativa autorizzazione gli interventi che vengono realizzati a partire dal primo piano dell’edificio a salire.
Sono esenti dal canone, fermo restando la necessità di richiedere ed ottenere il titolo per l'occupazione, le occupazioni di suolo di spessore non superiore a 15 cm con cappotti o rivestimenti termici (art. 8, co. 1, lett. v). Regolamento per l’applicazione del Canone Unico Patrimoniale).
CANONE MERCATALE
Per area destinata al mercato si intende qualsiasi area appartenente al demanio o al patrimonio indisponibile destinata all’esercizio dell’attività di commercio, per l’offerta di merci al dettaglio individuata dal Comune con apposito atto, ai sensi del D.lgs. nr. 114/1998 e della normativa regionale in materia di commercio su aree pubbliche.
- Le occupazioni permanenti sono soggette al pagamento del canone per anno solare.
Per le occupazioni permanenti aventi inizio nel corso dell’anno, l’importo del canone viene determinato in base all’effettivo numero di giorni di occupazione.
La misura del canone è determinata moltiplicando la tariffa base approvata dalla Giunta per il coefficiente moltiplicatore e per il numero dei metri quadrati dell’occupazione.
- Le occupazioni temporanee sono soggette al pagamento di un canone che dipende dall’effettiva durata:
- se il mercato ha durata giornaliera fino ad un massimo di 9 ore, la tariffa oraria è pari ad un nono (1/9) della misura giornaliera.
L’importo dovuto giornalmente è calcolato moltiplicando la tariffa oraria per il numero di ore standard autorizzate convenzionalmente; - se il mercato ha durata giornaliera superiore alle 9 ore, si applica la tariffa giornaliera.
Il canone per le occupazioni mercatali temporanee comprende anche la tariffa per il servizio di asporto rifiuti (Tari) di cui ai commi 639, 667 e 668 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147.
- se il mercato ha durata giornaliera fino ad un massimo di 9 ore, la tariffa oraria è pari ad un nono (1/9) della misura giornaliera.
Per le occupazioni nei mercati che si svolgono con carattere ricorrente e con cadenza settimanale o giornaliera è applicata una riduzione del 30% sulla tariffa base.
Per le occupazioni che si protraggono per un periodo inferiore all'anno, realizzate da commercianti ambulanti senza posteggio fisso (detti “spuntisti”), il canone è dovuto in base alla tariffa prevista per il mercato nel quale si realizza l’occupazione e ricomprende anche la tariffa forfettaria per il servizio di asporto rifiuti.
INSEGNE DI ESERCIZIO
Il canone non è dovuto per le insegne di esercizio di attività commerciali e di produzione di beni o servizi, che contraddistinguono la sede ove si svolge l’attività cui si riferiscono, di superficie complessiva fino a 5 metri quadrati (art. 32 del Regolamento Cup).
Il contribuente deve in ogni caso richiedere ed ottenere l’autorizzazione.
PUBBLICITÀ EFFETTUATA CON VEICOLI
La pubblicità effettuata all'esterno dei veicoli adibiti a uso pubblico o a uso privato, sia per conto proprio che per conto altrui, così come dei rimorchi, è considerata pubblicità annuale ad ogni effetto, a prescindere dal tempo d'uso ordinario del veicolo e dalle eventuali soste di questo per esigenze di servizio o di manutenzione.
La pubblicità sui veicoli non è soggetta ad autorizzazione, ma alla presentazione della dichiarazione e al contestuale pagamento del canone (art. 33 del Regolamento Cup).
RIDUZIONI, AGEVOLAZIONI ED ESENZIONI
Per le riduzioni e le agevolazioni applicate al canone unico, si veda l’art. 7 del Regolamento Cup.
Per le esenzioni applicate al canone unico, si veda l’art. 8 del Regolamento Cup, comma 1 per le occupazioni di suolo e comma 2 per le esposizioni pubblicitarie.
PUBBLICHE AFFISSIONI
Il canone è dovuto da chi richiede il servizio e da colui nell'interesse del quale il servizio stesso è richiesto.
Per le maggiorazioni applicate al canone sulle pubbliche affissioni si veda l’art. 39, commi 4 e 5 del Regolamento Cup.
Per le riduzioni applicate al canone sulle pubbliche affissioni si veda l’art. 40 del Regolamento Cup.
Per le esenzioni applicate al canone sulle pubbliche affissioni si veda l’art. 41 del Regolamento Cup.
Applicazioni fino al 31 dicembre 2020:
- per le esposizioni pubblicitarie è stata applicata l’Imposta comunale sulla pubblicità (Icp) e le tariffe relative sono consultabili nell’Archivio tariffe Icp.
- per l'occupazione di suolo pubblico è stato applicato il Canone per l'occupazione di suolo pubblico (Cosap) e le tariffe relative sono consultabili all’Archivio tariffe Cosap.
Il pagamento del canone viene effettuato con le seguenti modalità:
- sistema PagoPa/MyPay.
In questo caso è possibile procedere al pagamento direttamente inserendo il codice Iuv/codice avviso contenuto nell’avviso di scadenza inviato dall’Ufficio Canone unico patrimoniale
- presso uno dei Psp - Prestatori di servizi di pagamento (es. banche, tabaccherie, ricevitorie) aderenti al Sistema PagoPA.
Chi ha installato sul proprio smartphone l'App IO, riceverà automaticamente la notifica dell'emissione dell’avviso di pagamento del Cup.
Per le occupazioni permanenti realizzate tramite cavi, condutture ed impianti di aziende erogatrici di pubblici servizi il pagamento del canone deve essere effettuato spontaneamente entro il 30 aprile di ciascun anno in unica soluzione attraverso la piattaforma PagoPa/MyPay
I contribuenti che, entro la scadenza, non hanno pagato il canone o che hanno effettuato un parziale o tardivo versamento, possono regolarizzare spontaneamente la loro posizione inoltrando l'apposito modulo all'indirizzo pec [email protected].
Il nuovo importo, che verrà inviato dall'ufficio Canone unico patrimoniale, comprenderà la sanzione amministrativa pari al 5% del canone oltre agli interessi legali, a maturazione giornaliera, nella misura del saggio legale vigente.
Il Comune provvede al recupero dei canoni non versati alle scadenze e all’applicazione delle indennità per occupazioni abusive, mediante notifica ai debitori di apposito avviso di accertamento (dell’art. 1, comma 792, della Legge 160/2019).
Nel caso di omesso, parziale o tardivo versamento si applica la sanzione amministrativa per un importo pari al:
- 30% del canone omesso, anche solo parzialmente;
- 15% del canone tardivamente versato.
Nei casi di diffusione abusiva di messaggi pubblicitari e/o occupazioni abusive di suolo pubblico, l’accertatore intima al trasgressore, nel processo verbale di contestazione della violazione, la cessazione dell'occupazione/esposizione ed il ripristino dello stato dei luoghi e si applica:
- in caso di esposizione pubblicitaria e/o occupazione di suolo pubblico senza relativa autorizzazione/dichiarazione o concessione di occupazione di suolo pubblico, un’indennità pari al canone maggiorato del 50%;
- in caso di esposizione pubblicitaria e/o occupazione di suolo pubblico difforme dalla relativa autorizzazione/dichiarazione e/o concessione, un’indennità pari al canone maggiorato del 25%;
- in entrambi i casi, una sanzione amministrativa pecuniaria pari all’ammontare dell’indennità di cui sopra.
Il pagamento dell'indennità e della sanzione non sanano l’esposizione pubblicitaria e l’occupazione abusiva, che devono essere rimosse o regolarizzate con la richiesta e il rilascio dell'autorizzazione o concessione o con la presentazione della dichiarazione.
Le richieste di rimborso devono essere presentate con apposita istanza debitamente documentata entro il termine quinquennale di prescrizione (art. 2948 Codice Civile), da calcolarsi dalla data del versamento ritenuto non dovuto.
Il Comune deve evadere le richieste entro il termine di 180 giorni decorrenti dalla data di presentazione dell’istanza, emettendo un provvedimento di accoglimento o di rigetto.
Non si procede al rimborso di somme inferiori a euro 3,00.
I rimborsi, esclusivamente per le somme pagate e non dovute per l’anno in corso, possono essere riscossi anche attraverso compensazione con somme dovute nello stesso anno.
Trovano ancora applicazione, sempre che non siano in contrasto con il suddetto Regolamento, le seguenti disposizioni:
- disposizioni contenute nella parte B del Regolamento per la disciplina degli impianti di pubblicità o propaganda e degli altri mezzi pubblicitari sulle strade e sulle aree pubbliche o di uso pubblico (D.C.C. n. 143 del 19/12/2000 s m.i.), escluso l’allegato A;
- disposizioni contenute nella parte A del Regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni (D.C.C. n. 143 del 19/12/2000s m.i.), escluso l’allegato A;
- disposizioni contenute nel Regolamento per l’esercizio del commercio su aree pubbliche (D.C.C. n. 73 del 16/12/2013);
- disposizioni contenute nel Piano degli Impianti pubblicitari da installarsi sul territorio comunale (D.C.C. n. 27 del 01/03/1999 e s.m.i.);
- disposizioni contenute nei Regolamenti comunali di settore vigenti.
- Legge 160/2019 e ss.mm.ii. articolo 1 commi da 816 a 847.
- D.P.R. 7/09/2010 n. 160 e ss.mm.ii. Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive e successive modificazioni.
- D.P.R. 16/12/1992 n. 495 e ss.mm.ii. Regolamento di attuazione del Codice della Strada.
- Legge 7/08/1990 n. 241 e ss.mm.ii. Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modificazioni.
Ufficio Canone unico patrimoniale - Settore Tributi e Riscossione - Comune di Padova.
Prato della Valle, 98/99 - 35123 Padova.
email [email protected]
pec [email protected]
orario di risposta telefonica:
lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10:00 alle 12:00
martedì e giovedì dalle 15:00 alle 17:00.
telefono 049 8205814.
orario di ricevimento del pubblico: l'ufficio fornisce assistenza solo su appuntamento il lunedì, giovedì e venerdì dalle 10:00 alle 13:00, martedì dalle 14:30 alle 16:30.
Per prenotare un appuntamento: CUP PRENOTAZIONI.
Referenti:
- per annualità corrente Canone unico patrimoniale (Cup) - dott. Giordano Campregher.
- per annualità pregresse Canone per l’occupazione suolo pubblico (Cosap) e Canone unico patrimoniale per occupazione di suolo (Cup) - dott. Giordano Campregher.
- per annualità pregresse Imposta comunale sulla pubblicità (Icp) e Canone unico patrimoniale per esposizione pubblicitaria (Cup) - dott.ssa Marina Bozzini.