Accesso ai Centri diurni socio-sanitari
I Centri diurni socio-sanitari sono strutture semiresidenziali destinate all'accoglienza di persone anziane non autosufficienti o con ridotta autonomia psico-fisica e relazionale, che vivono nel proprio ambiente familiare. Svolgono funzioni di carattere socio-assistenziale, riabilitativo e di mantenimento delle potenzialità e dell'autonomia sociale e relazionale della persona.
Le strutture in questione offrono:
- attività sanitarie - prevenzione, terapia e riabilitazione (avvalendosi del medico di medicina generale, di infermieri, di fisioterapisti e/o i logopedisti),
- attività assistenziali - cura della persona (avvalendosi di addetti all'assistenza),
- attività di supporto psicologico,
- attività sociali - animazione, terapia occupazionale, socializzazione (avvalendosi di educatori).
Il Centro Diurno costituisce anche un servizio di "sollievo" del nucleo familiare dell'anziano non autosufficiente.
La frequenza dei Centri diurni comporta un costo di retta alberghiera a carico dell'interessato e una quota di rilievo sanitario corrisposta dalla Regione Veneto sulla base della programmazione regionale.
L'accesso ai centri diurni socio-sanitari avviene dopo che la situazione di difficoltà dell'anziano è stata valutata dall'Unità valutativa multidimensionale distrettuale (Uvmd), cioè da un'équipe di operatori sociali (assistente sociale comunale) e sanitari (medico di famiglia, infermiere, medico di distretto…), attraverso la scheda Svama.
La scheda Svama è una scheda di valutazione che viene compilata dal medico di famiglia, dall'infermiere e dall'assistente sociale del Comune, che riassume tutte le informazioni utili a descrivere, sotto il profilo sanitario e socio-assistenziale nonché delle abilità residue, le condizioni dell'anziano.
Se l'équipe valuta l'inserimento in struttura per anziani come "migliore" progetto di assistenza per la persona, questa, sulla base di un punteggio di gravità determinato dalla condizione sanitaria, sociale e dall'assenza di alternative all'istituzionalizzazione, viene inserita in una "graduatoria" unica per tutta l'Ulss (Registro unico della residenzialità, gestito per l'Ulss 16 dal Servizio tutela salute anziani), che viene consultata e utilizzata dai centri ogni qual volta si rende disponibile un posto.
La lista di priorità considera, inoltre, le eventuali preferenze espresse dal cittadino nella individuazione della/e struttura/e di accoglienza.
Per chiedere l'inserimento presso i centri diurni è necessario compilare l'apposito modulo reperibile presso il Distretto socio-sanitario di residenza (Punto unico di accoglienza cure domiciliari e residenziali) e i Centri servizi territoriali (Cst).
La richiesta può essere presentata, oltre che dalla persona interessata, anche da un familiare, dal tutore o amministratore di sostegno dell'interessato.
- Distretto socio-sanitario di residenza;
- Centro servizi territoriali di residenza;
- Medico di Medicina generale.