Uno sguardo d’insieme all’agricoltura del territorio
In tema di verde urbano e di urbanistica, all’interno della visione che il Comune di Padova ha definito attraverso i suoi documenti di programmazione - tra cui il Piano del verde - riveste un ruolo importante l’agricoltura, capace di veicolare valore in diversi ambiti (salute, economia, sociale, educazione) contribuendo allo sviluppo sostenibile del territorio.
All’agricoltura urbana e periurbana sono infatti associate diverse funzioni significative legate al cibo (produzione, trasformazione, vendita, somministrazione) ma anche alla conservazione dell’ambiente e della biodiversità, alla mitigazione delle criticità ambientali, alla domanda di spazi aperti per il tempo libero, manutenzione del territorio, produzione di fonti di energia alternativa e offerta di servizi sociali e culturali.
Attualmente, l’agricoltura all’interno del Comune di Padova è praticata nei quartieri periferici che circondano su tutti i lati il centro storico, con l’eccezione della periferia orientale, che è invece prevalentemente occupata dalla zona industriale. Si tratta quindi di un’agricoltura segnata dalla prossimità alla città, dove le aziende sono per lo più medio-piccole e i proprietari sono coltivatori diretti (come si osserva nella zona a nord-est) o fanno gestire le loro proprietà a terzisti (per lo più a sud-est).
Storia e caratteri differenti presenta la periferia a sud, dove l’espansione urbana del secondo dopoguerra si è arrestata presto e persistono delle aree dal carattere ancora marcatamente agricolo (Salboro e dintorni), che solo dagli anni 2000 hanno cominciato ad essere interessate da qualche processo di urbanizzazione. In quest’area, accanto a piccole proprietà di recente formazione o di natura residuale, persistono anche grandi aziende, che offrono una produzione diversificata e multifunzionale, come agriturismo e vendita diretta. Tra queste realtà figura anche qualche azienda agricola biologica, che beneficia della persistenza - nell’area - di alcuni elementi caratteristici del paesaggio rurale come siepi campestri e fossi.
Per quanto riguarda la produzione, si osserva, in tutte le aree periurbane, una prevalenza di seminativo. Frutteti e vigneti hanno per lo più carattere familiare, mentre sono relativamente rare le forme di tipo professionale.
Infine, si incontra un buon numero di aziende dedite alla coltivazione di piante orticole, che spesso vendono direttamente in loco o nei mercati cittadini.
Le aree agricole
Le 12 aree urbane e periurbane del territorio del Comune di Padova in cui le attività agricole sono maggiormente presenti:
- Altichiero-Due Palazzi
- Montà
- Sacro Cuore
- Brusegana
- Basso Isonzo
- Mandria
- Guizza
- Salboro
- Terranegra
- Granze
- Camin
- Torre
Le aziende agricole
All’interno del Comune di Padova ci sono 490 aziende agricole registrate, la maggioranza delle quali è inserita nel tessuto agricolo, mentre circa 150 aziende hanno invece la sede legale nei quartieri del centro, senza un rapporto spaziale diretto con la propria sede operativa. I terreni coltivati che ricevono finanziamenti UE per l’attività agricola sono prevalenti rispetto ai terreni non finanziati e sono distribuiti in modo pressoché uniforme all’interno del territorio comunale.
Le coltivazioni in città
A Padova ci sono 54 ettari complessivi coltivati ad orto e 21 ettari complessivi di vigneti (per lo più vigneti di tipo familiare, le cui uve vengono presumibilmente destinate alla trasformazione e/o al consumo domestico).
Il paesaggio agrario e la rete ecologica
La sopravvivenza, all’interno delle superfici agricole, della trama delle siepi campestri e più in generale del sistema bordocampo è importantissima poiché rappresenta una risorsa fondamentale per la conservazione della biodiversità e per la formazione di una rete ecologica. Nel territorio agricolo sono stati censiti 228 km lineari complessivi di siepi campestri: tale trama contribuisce a connettere la città con la campagna circostante.
Le case coloniche
Nel territorio comunale sono censite 210 case coloniche, di cui quasi la metà (97) conserva funzioni di tipo agricolo, mentre un terzo (74) ha mantenuto fattezze e architetture della casa colonica ma ha mutato le funzioni, trasformandosi prevalentemente in residenza a uso abitativo.
Una parte minore ma non trascurabile del totale (39) verte invece in uno stato di disuso o abbandono, conservando tuttavia le strutture e le evidenze architettoniche e, in alcuni casi, le maglie del paesaggio agricolo ereditato nelle immediate pertinenze.
La filiera corta
La mappatura fatta con il Piano del Verde dimostra che esiste una grande varietà di iniziative e pratiche di cittadinanza attiva dal basso e connesse al sistema del cibo: mercati diretti di vendita di prodotti agroalimentari, gruppi di acquisto solidale, negozi e aziende agricole biologiche, ristoranti, gelaterie e mercati a Km zero, distributori di latte crudo. La loro presenza e diffusione conferma che i cittadini padovani esprimono una forte domanda di filiera corta.
In questo contesto, uno degli obiettivi di medio-lungo periodo dell’azione dell’amministrazione comunale è quello di rendere il sistema cibo - a lungo trascurato nella pianificazione per la sua complessità e pervasività - un sistema visibile come tutti gli altri sistemi urbani, in vista di una sua maggiore integrazione.
Person in charge
Settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana