Piazza Antenore
Piazza Antenore, che fu aperta solo nel 1937, rappresenta al meglio l'evoluzione di Padova nel corso dei secoli attraverso le differenti testimonianze architettoniche che si snodano a tutt'oggi lungo l'intero asse di Via San Francesco e le vie limitrofe.
A destra della piazza è situato il Palazzo della Prefettura, dapprima sede del Palazzo di Giustizia e riqualificato solo nel 1933 con la sua facciata neorinascimentale. L'edificio sorge in parte nell'area un tempo occupata dalla Chiesa e dal Monastero di Santo Stefano delle monache benedettine (874) e successivamente incorporata dalla Chiesa di San Lorenzo, soppressa nel 1809 per volontà napoleonica. Tutti gli oggetti di proprietà della Chiesa furono venduti ad un privato con l'obbligo, però, di conservare il sito originario della Tomba di Antenore che in quel tempo era appoggiata ad un muro della stessa. Dopo la demolizione della chiesa, la tomba fu collocata in diverse parti di Padova, fino poi a ritornare nell'omonima Piazza dove la si può ammirare oggi.
Un tempo si riteneva che questa racchiudesse le spoglie del leggendario eroe troiano Antenore che secondo Virgilio fondò Padova nel 1184 a.C. In realtà, essa contiene molto probabilmente i resti di un guerriero ungherese del secolo X disseppellito nel 1274 nella contrada di San Biagio. Nel sarcofago era racchiusa anche una spada e due vasi di monete d'oro. Fu il poeta pre-umanista Lovato de Lovati (1240-1309) a vedere in quei resti le spoglie di Antenore; una forzatura forse dettata dalla sua passione politica. È risaputo, infatti, che lo stesso Petrarca lo definì il più grande poeta latino della sua età se non avesse mescolato il letterario al politico. Egli dettò l'epigrafe sulla Tomba e finì sepolto accanto alla stessa preparandosi ancora da vivo il suo monumento funebre. Ad escludere però per sempre la bella leggenda che vuole far risalire le origini di Padova a più di 3000 anni fa, sono stati i recenti esami di un frammento osseo da cui risulta che esso apparteneva a un guerriero, probabilmente tedesco o ungherese, vissuto tra il III e il IV secolo d.C., periodo che esclude per sempre la leggenda del principe Troiano.
Dove si trova: posizione 10 della mappa.