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Comunicato stampa: Due appuntamenti per un unico progetto. Padova per una cultura della pace

Dettagli della notizia

20 marzo e 8 aprile 2025

Data:

14 mar 2025

Tempo di lettura:

1 min

Estetica della Guerra prossima ventura: Giovedì 20 marzo 2025 ore 17 alla Sala Polivalente ex Foro Boario- Prato della Valle Padova. Un incontro da non perdere per capire cosa sta succedendo nel mondo e prepararsi allo spettacolo teatrale "Libia o dell' estetica della guerra", ove verrà mostrato il mondo prossimo venturo. Per questo ulteriore disvelamento, però, bisognerà pazientare fino all’8 aprile ore 20:15 e prenotare un posto all’auditorium del S. Gaetano, in via Altinate.

I due eventi sono connessi e fanno parte del progetto: Padova per una cultura della pace, realizzato dalla Compagnia di ricreazione in collaborazione con l’Assessorato alla cultura.

L’assessore alla cultura Andrea Colasio così motiva il convinto sostegno del Comune di Padova: “I venti di guerra soffiano ovunque nel mondo ,  anche alla porte dell’Europa,  dopo decenni di rimozione dalla nostra cultura dell’idea stessa dell’ opzione della guerra,  del  conflitto armato tra le nazioni progredite dell’occidente. Per questo ritengo fondamentale in questo momento storico l’analisi e la comprensione della cultura della guerra, quale passaggio obbligato per ricostruire in termini realistici e concreti una alternativa cultura della pace che non sia velleitaria e consolatoria”.

L’obiettivo del progetto, Padova per una cultura della pace è, infatti, proporre una interpretazione delle dinamiche che conducono all’esercizio della guerra, forma suprema della violenza umana da sempre presente nelle società, dei meccanismi quasi deterministici della geopolitica che fanno  maturare negli stati la necessità del confronto armato , e infine delle motivazioni profonde degli uomini che la praticano.

La tematica e’ stata oggetto di un ultradecennale lavoro di ricerca da parte di Vincenzo Faggiano autore di libri e opere teatrali sull’epopea dei Carraresi e su di una città come la Padova del 1300, evoluta , ricca di arte e cultura , che fu tuttavia vittima della guerra, della inaudita violenza, fino alla damnatio memoriae, ad opera di un’altra potenza emergente: La repubblica veneziana.

La citazione di Padova, Urbs Picta, Città dei Carraresi, nel titolo del progetto, non è quindi casuale, né banale. E’ invece Il richiamo alla storia dell’Urbs picta quale esperienza collettiva di una città che ha raggiunto picchi di magnificenza artistica e urbanistica, praticando nel contempo il continuo esercizio della guerra, fino al tragico epilogo della sconfitta definitiva per mano della repubblica veneziana; In continuità con questo filone di disincantata analisi dei meccanismi della guerra e della violenza, sia nei rapporti tra gli stati, sia anche, quasi specularmente, nelle relazioni umane, lo stesso autore pubblica a Padova nel 2022 il profetico romanzo "Libia" nel quale prendono corpo le suggestioni e le intuizioni  di romanzesca  fantapolitica per lo portano ad impostare, invece, una parallela e   realistica narrazione dell’attuale stato degli equilibri geopolitici nel mondo; Infine, nel 2024 realizza la  riduzione teatrale del romanzo,  “Libia o dell’estetica della Guerra” che consenta al pubblico una ricezione immediata dell’essenza del suo contenuto.  Un lavoro teatrale, questo, che ancora una volta preconizza quei clamorosi cambiamenti nelle relazioni internazionali, che stiamo vivendo nell’odierna attualità.

Qui si mostra che la cultura della guerra, può svilupparsi nel tempo odierno, perché ha ritrovato  le sue ragioni di fondo nell’animo umano: infatti rinasce  e si riafferma l’uomo guerriero del 900, con il suo corollario di valori, sia pure nella versione ipertecnologica propria della nostra epoca.

L’ 8 aprile, al Centro Culturale S. Gaetano, dieci tra attrici e attori saranno in scena per interpretare i principali personaggi del romanzo Libia, in questo adattamento teatrale che prova a rappresentare il tratto essenziale dell’animo e dell’ideologia dei nuovi sacerdoti della tecnologica, in una rigenerata era imperiale, dove guerra e violenza, controllo e condizionamento delle masse, sono l’asse portante di un dispotico  potere delle vincenti aristocrazie elitarie. 

Convegno - Estetica della Guerra prossima ventura:”Libia” in teatro
Giovedi’ 20 marzo 2025 ore 17 - Sala Polivalente ex Foro Boario

Programma

Intervento di saluto dell’assessore alla cultura e turismo Andrea Colasio
Cordinamento dei Lavori;  Ivan Malfatto, giornalista 
Vincenzo Faggiano, scrittore e regista teatrale - Interventi

Relazioni e interventi

  • Arduino Paniccia:  Presidente ASCE, Docente distudi strategici - L’impero USA tra nuova globalizzazione e declino dell’ordine internazionale occidentale. La inedita ricetta Trumpiana
  • Generale Antonio Rappazzo : La guerra ai tempi dell’intelligenza artificiale : satelliti, droni, automazione, armi nucleari. Pace, necessità di vita per l’umanità.
  • Michele Cortelazzo, Professore emerito di  Linguistica italiana dell’università degli studi di Padova e Accademico ordinario dell'Accademia della Crusca- Il linguaggio della guerra nell’era Trumpiana.

Saranno presenti le attrici e gli attori dello spettacolo ,   per illustrare i loro personaggi  e raccontare al pubblico i tratti salienti del lavoro teatrale. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti . Si consiglia la prenotazione alla mail : ricreazione2023@libero.it

Scheda sintetica I relatori

Prof. Arduino Paniccia, Presidente ASCE, Docente di studi strategici. Analista e opinionista per Giornali Radio Televisione , ha pubblicato numerosi libri e saggi tra cui, con Edward Luttwak, Strategia e individuo (Marsilio). Ha collaborato con la Rivista Militare dello Stato Maggiore dell’Esercito e altre testate del settore Difesa e Sicurezza. Ha partecipato a missioni internazionali e di peacekeeping, della NATO e delle Nazioni Unite nella ex Jugoslavia, in Iraq, in Afghanistan e in Libia.

Dott. Antonio Rappazzo, Gen.D. C C , esperto in Gestione Informatica dei documenti, dei flussi documentali e degli archivi, di Diritto Internazionale Umanitario dei Conflitti Armati , di  Diplomazia Umanitaria e Cooperazione Internazionale,  in Gestione degli interventi nelle crisi internazionali.

Michele Cortelazzo già  Professore ordinario di Linguistica italiana dell’Università di Padova ,  ora Professore emerito. Accademico ordinario dell'Accademia della Crusca. Continua a insegnare all'Università di Padova (nei corsi di laurea di Strategie di comunicazione e di Scienze della formazione primaria), nella Facoltà di Lettere dell'Università di Fiume (Sveučilište u Rijeci, Filozofski Fakultet), al Campus Ciels. Collabora con numerosi quotidiani nazionali e locali.

Ultimo aggiornamento: 14/3/2025